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Gli adesivi dell’azienda petrolifera X-Site contro Greta Thunberg: è polemica

La giovane attivista svedese nel mirino della compagnia americana, che ritrae quella che sembra essere la sua immagine in una vignetta portatrice di misera sessualizzazione

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Greta Thunberg

Nelle ultime ore, il web si è scatenato contro alcuni adesivi, firmati dall’azienda petrolifera X-Site, che rappresenterebbero la giovane attivista Greta Thunberg, riconoscibile dalle due trecce lunghe, nuda mentre viene presumibilmente stuprata da un uomo.

La sessualizzazione dell’attivista è, senza mezzi termini, un tentativo misero di affossare l’operato della Thunberg. La svedese, infatti, non è soltanto una ragazza o un’attivista. È ormai diventata un simbolo importante nella lotta ambientalista, che colpisce e scredita l’operato di tali aziende petrolifere (e non solo), incuranti dell’ambiente e dei pericoli derivanti dal cambiamento climatico. 

Ciò che ha poi indignato molti è anche la risposta del direttore generale della X-Site, Doug Sparrow, che ha cercato di minimizzare il tutto, asserendo che Greta “non è una bambina. Ha 17 anni.” Di fatto, quindi, non sarebbe una sessualizzazione ma una burla, uno scherzo.

Il web, la politica, la cultura tutta non ci sta. Si oppone. Può un’affermazione del genere scagionare l’azienda? Può l’età di una ragazza o una donna giustificare uno stupro o soltanto la raffigurazione di questo? 

La risposta di Greta non tarda ad arrivare. È pulita e semplice: “Stanno diventando sempre più disperati. Questo è il segnale che stiamo vincendo”, scrive su Twitter. L’azienda si è impegnata a disfarsi di tutto il materiale “incriminato” e si è dissociata da quest’ultimo. 

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Nata a Nocera Inferiore il 3 dicembre 2000, è giornalista praticante presso ZetaNews. Diplomata al Liceo Classico "Marco Galdi" nel 2019, dallo stesso anno è studentessa di Lettere Classiche presso l’Università degli studi di Salerno. Appassionata di scrittura creativa, ha partecipato a diversi concorsi letterari: nel 2016 si è classificata terza al concorso “le parole sono ponti” e nel 2019 si è classificata seconda al Premio Badia di Cava De’ Tirreni. Ama i libri, l’arte e raccontare le ingiuste condizioni del patrimonio artistico della città in cui vive. “Figlia” del Pirandello giornalista, cerca di non fermarsi mai alla narrazione superficiale degli eventi. «E mentre il sociologo descrive la vita sociale qual essa risulta dalle osservazioni esterne, l’umorista armato del suo arguto intuito dimostra, rivela come le apparenze siano profondamente diverse dall’essere intimo della coscienza degli associati». (Pirandello, saggio sull’umorismo)

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