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Cronaca

Covid, Avellino piange il fotografo Massimo D’Argenio

Il professionista avellinese è venuto a mancare dopo un mese trascorso a combattere contro questo subdolo virus. L’Irpinia piange un altro figlio strappato via da questo infausto anno

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Massimo D'Argenio fotogrago

Non c’è pace per Avellino e per l’Irpinia, terra che piange un altro figlio portato via dal Covid. Nella mattinata della vigilia di Natale è venuto a mancare il fotografo Massimo D’Argenio. Il noto professionista del capoluogo era molto conosciuto e amato da tutti i cittadini che si stringono in cordoglio per la sua scomparsa.

Covid, scomparso il fotografo Massimo D’Argenio

Il 52enne era stato ricoverato il 16 novembre presso la Città Ospedaliera San Giuseppe “Moscati” di Avellino dopo aver riscontrato la positività al Covid-19. A causa di alcune complicazioni, il 7 dicembre era stato trasferito presso il reparto di terapia intensiva del Covid Hospital situato nel nosocomio avellinese. D’Argenio è venuto a mancare la mattina del 24 dicembre.

Il fotografo possedeva uno storico negozio nel centro della città di Avellino, collaborando anche con il comune e con alcune testate giornalistiche. Seguendo con grande passione l’Avellino Calcio è divenuto molto conosciuto anche nell’ambiente calcistico irpino.

Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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