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Prezzi carburanti, benzina ancora in rialzo: verde a 1,566 euro

L’Unione nazionale dei consumatori lamenta aumenti da 4 mesi: “Impennata incomprensibile e inarrestabile”

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Benzina e Diesel

I prezzi dei carburanti in Italia sono sempre più in aumento. Nell’ultimo periodo i rincari sono all’ordine del giorno e questo significa un peso non indifferente per il portafogli delle famiglie italiane, già alle prese con la crisi per la pandemia da Covid-19. Secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico, la benzina in modalità self si attesta su un prezzo medio nazionale di 1,566 euro al litro (1,549 euro in base alla rilevazione di martedì scorso) e il gasolio di 1,436 euro al litro (1,421 una settimana fa).

Si tratta, denuncia l’Unione nazionale consumatori, di “un’impennata inarrestabile che dura ininterrottamente da 4 mesi. In soli sette giorni un pieno da 50 litri costa 82 cent in più per la benzina e 74 cent per il gasolio. Dall’inizio dell’anno, un pieno da 50 litri è aumentato di 6 euro e 23 cent per la benzina e di 5 euro e 85 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, dell’8,6% e dell’8,9%“.

Dal 9 novembre, ultima settimana senza rialzi, in poco più di 4 mesi, calcola l’associazione, “c’è stato un volo del 13,6% per la benzina e del 15% per il gasolio. Su un pieno di 50 litri l’aggravio è di oltre 9 euro: 9 euro e 39 cent per la benzina e 9 euro e 37 cent per il gasolio. Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 225 euro all’anno sia per la benzina che per il gasolio“.

LE 17 ACCISE DEL CARBURANTE 

La cosa più difficile da digerire per gli italiani è sempre la stessa: l’annosa questione delle accise, che sembrano impossibili da smaltire anche dopo decenni. Attualmente stiamo pagando:

0,000981 euro: finanziamento per la guerra d’Etiopia (1935-1936)

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0,00723 euro: finanziamento della crisi di Suez (1956)

0,00516 euro: ricostruzione dopo il disastro del Vajont (1963)

0,00516 euro: ricostruzione dopo l’alluvione di Firenze (1966)

0,00516 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Belice (1968)

0,0511 euro: ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976)

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0,0387 euro: ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia (1980)

0,106 euro: finanziamento per la guerra del Libano (1983)

0,0114 euro: finanziamento per la missione in Bosnia (1996)

0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri (2004)

0,005 euro: acquisto di autobus ecologici (2005)

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0,0051 euro: terremoto dell’Aquila (2009)

da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura (2011)

0,04 euro: emergenza immigrati dopo la crisi libica (2011)

0,0089 euro: alluvione in Liguria e Toscana (2011)

0,082 euro (0,113 sul diesel): decreto “Salva Italia” (2011)

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0,02 euro: terremoto in Emilia (2012)

A questa lista infinita, va aggiunto il 22% di IVA.

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