L’agenzia di rating S&P Global ha confermato il giudizio sull’Italia, mantenendo il rating a BBB con outlook stabile. La valutazione riflette una combinazione di segnali incoraggianti sul fronte della crescita economica e persistenti preoccupazioni riguardo all’elevato debito pubblico del Paese. Secondo S&P, il PIL italiano è destinato a crescere dell’1% nel biennio 2024-2025, una performance migliore rispetto alla media dello 0,2% registrata nel decennio precedente alla pandemia di COVID-19. Tuttavia, il debito pubblico rimane uno dei principali ostacoli per l’Italia nel rating 2024.
Rating Italia 2024, debito pubblico previsto in risalita
Il debito italiano, che nel 2024 si attesterà al 135% del PIL, è tra i più elevati in Europa e si prevede che possa crescere ulteriormente fino a raggiungere il 138% entro il 2027. Secondo il rapporto, questa dinamica costituisce un vincolo per il governo, limitando la sua capacità di effettuare investimenti a lungo termine a sostegno della crescita. “L’elevato livello del debito pubblico rappresenta una sfida significativa”, afferma S&P, sottolineando che sarà cruciale per l’Italia mantenere una gestione prudente delle finanze pubbliche.
Nonostante il calo del rapporto debito/PIL dal picco del 155% del 2020 al 134,8% di quest’anno, il debito pubblico è previsto in risalita nei prossimi anni, prima di iniziare una nuova discesa, che lo riporterebbe al 134,9% nel 2029.
Il contesto internazionale rimane incerto, con fattori geopolitici e commerciali che potrebbero influenzare negativamente la stabilità economica del Paese. In questo scenario, sarà cruciale anche il ruolo delle altre agenzie di rating. Gli occhi sono puntati sul prossimo appuntamento del 25 ottobre con DBRS e, soprattutto, sul giudizio di Moody’s, atteso per il 22 novembre. Attualmente, Moody’s è l’agenzia che assegna il rating più basso all’Italia, con un giudizio Baa3 e outlook stabile, appena sopra il livello considerato “junk” (titoli spazzatura).
Le decisioni delle agenzie terranno conto non solo delle prospettive economiche italiane, ma anche della manovra di bilancio varata dal governo Meloni, in un quadro che vede il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti impegnato a garantire una gestione responsabile dei conti pubblici. Sul fronte dei mercati finanziari, un aiuto potrebbe arrivare dal taglio dei tassi di interesse, che renderebbe meno onerosi i costi di emissione del debito pubblico.