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Cronaca

Referendum per l’Eutanasia Legale: superate le 320.000 firme

Per richiederlo sono necessari 500.000 firmatari. Il tutto dovrà essere ultimato entro il 30 settembre

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Eutanasia Legale
foto: flickr.com

Marco Cappato, il promotore del Referendum per l’Eutanasia Legale, oggi “sorride di gratitudine”. La sua gratitudine è indirizzata ai 320.000 e più firmatari del referendum. “Nessun commento politico da parte mia adesso. Solo un gran sorriso, con emozione e gratitudine per chi sta rendendo possibile l’impresa”.

Per chiedere un Referendum sull’Eutanasia Legale sono necessarie 500.000 firme da raccogliere entro il 30 settembre. La meta, dunque, ad oggi sembra sempre più vicina.

L’eutanasia, dal greco “eu” bene e “thanatos” morte, è l’aiuto medico alla morte volontaria di un soggetto affetto da una qualche malattia grave e incurabile che lo destina, di fatto, a una sofferenza senza speranza di miglioramento. Oggi, in Italia, un paziente in tali condizioni non può scegliere di mettere fine alle proprie sofferenze e di lasciare la propria vita in maniera dignitosa.Il motto della campagna per il Referendum ne rappresenta l’estrema sintesi: “liberi di scegliere. Fino alla fine”. Attualmente, più di 320.000 cittadini stanno chiedendo allo Stato di rendere ognuno libero di scegliere, anche per chi non lo è stato mai.

Il Referendum è stato indetto per abolire parzialmente il reato di omicidio del consenziente (art. 579 del c.p. del 1930) che proibisce l’eutanasia. Per firmare, si può cercare il tavolo per la raccolta firme gestito da volontari più vicino, consultando il portale ufficiale del referendum per l’eutanasia legale.

Ecco, invece, come partecipare alla raccolta firme:

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Nata a Nocera Inferiore il 3 dicembre 2000, è giornalista praticante presso ZetaNews. Diplomata al Liceo Classico "Marco Galdi" nel 2019, dallo stesso anno è studentessa di Lettere Classiche presso l’Università degli studi di Salerno. Appassionata di scrittura creativa, ha partecipato a diversi concorsi letterari: nel 2016 si è classificata terza al concorso “le parole sono ponti” e nel 2019 si è classificata seconda al Premio Badia di Cava De’ Tirreni. Ama i libri, l’arte e raccontare le ingiuste condizioni del patrimonio artistico della città in cui vive. “Figlia” del Pirandello giornalista, cerca di non fermarsi mai alla narrazione superficiale degli eventi. «E mentre il sociologo descrive la vita sociale qual essa risulta dalle osservazioni esterne, l’umorista armato del suo arguto intuito dimostra, rivela come le apparenze siano profondamente diverse dall’essere intimo della coscienza degli associati». (Pirandello, saggio sull’umorismo)

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