Politica
Telefonata Trump-Putin, oltre due ore di dialogo: verso nuovi negoziati tra Russia e Ucraina
Il presidente russo definisce la conversazione “significativa e utile”, mentre Trump annuncia l’immediato avvio di trattative di pace. Zelensky avverte: “Nessuna decisione sull’Ucraina senza di noi”. Il Vaticano pronto a ospitare i colloqui

La telefonata Trump Putin, durata oltre due ore, potrebbe segnare un nuovo snodo nei rapporti tra Russia, Stati Uniti e Unione Europea, aprendo uno spiraglio verso un cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha confermato lo stesso presidente russo, che ha definito la conversazione “significativa, franca e molto utile”. A rilanciare l’importanza del colloquio è stato anche Donald Trump, che su Truth Social ha parlato di un dialogo “dal tono eccellente”, sottolineando come le parti siano pronte a riavviare negoziati diretti per porre fine alla guerra.
Un memorandum per la pace: la posizione del Cremlino
Durante la conversazione, Putin ha riferito che Trump ha espresso la posizione americana su un cessate il fuoco e ha ringraziato l’ex presidente per aver favorito la ripresa del confronto diretto tra Mosca e Kyiv. Tuttavia, il Cremlino ha chiarito che la Russia non è interessata a un cessate il fuoco immediato, ma sarebbe disposta a discutere un memorandum per un futuro trattato di pace, con eventuali sospensioni temporanee delle ostilità subordinate al raggiungimento di specifici accordi.
Trump annuncia trattative immediate tra Russia e Ucraina
Trump, dal canto suo, ha annunciato di aver già informato i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky del contenuto della chiamata. “Russia e Ucraina avvieranno immediatamente negoziati per un cessate il fuoco e, ancora più importante, per la fine della guerra”, ha scritto, sottolineando come le condizioni saranno definite dai protagonisti stessi del conflitto. Tra i contatti immediatamente successivi alla telefonata figurano Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron, Giorgia Meloni, Friedrich Merz, Alexander Stubb e lo stesso Zelensky. Il Vaticano si è già detto disponibile a ospitare i colloqui.
La risposta di Zelensky: “Nessuna decisione senza di noi”
Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver chiesto a Trump di non prendere decisioni sull’Ucraina “senza di noi”, ribadendo che Kyiv non accetterà ritiri dal proprio territorio e si dice pronta ad analizzare l’eventuale proposta russa. “Siamo pronti a negoziati diretti con la Russia – ha detto – ma non a cedere porzioni del nostro territorio”.
La posizione della Casa Bianca
La portavoce Karoline Leavitt ha confermato che Trump è aperto a un incontro diretto con Putin, specificando che l’obiettivo resta quello di ottenere un cessate il fuoco nel minor tempo possibile. Il vicepresidente JD Vance ha sottolineato che “ci rendiamo conto che c’è uno stallo” e che Trump “chiederà a Putin se è realmente serio” nel voler trattare.
Il ruolo dell’Italia e dell’Unione Europea
Palazzo Chigi ha comunicato che Giorgia Meloni ha partecipato a una telefonata con Trump e i principali leader UE per favorire l’avvio delle trattative. “L’Italia è pronta a facilitare i contatti e a lavorare per la pace”, si legge nella nota. Roma, che ospiterà la Ukraine Recovery Conference il 10 e 11 luglio, potrebbe assumere un ruolo di primo piano come sede diplomatica.
Prospettive e ostacoli sul cammino verso la pace
I negoziati per arrivare a una pace in Ucraina, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, saranno “minuziosi e forse a lungo termine”, con “numerose sfumature” da discutere. Intanto, tra i temi trattati durante la telefonata Trump Putin, anche un possibile nuovo scambio di prigionieri, con la liberazione di nove detenuti per parte.
In un contesto ancora fortemente incerto, la telefonata Trump Putin ha avuto il merito di riaccendere i riflettori su un possibile percorso diplomatico. Resta da vedere se dalle parole si potrà davvero passare ai fatti e quanto margine esista per un compromesso tra le ambizioni di Mosca, le condizioni di Kyiv e le strategie delle potenze occidentali.