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Cronaca

Campania, De Luca: “Uscire il meno possibile. I vaccini scarseggiano”

Nella consueta diretta Facebook del venerdì il presidente regionale ha fatto il punto sulla situazione sanitaria campana, ribandendo che bisogna assolutamente cambiare atteggiamento, comportandoci come a febbraio e marzo del 2020

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De Luca
Foto: napolitan.it

La Campania e l’Italia in generale stanno attraversando un momento difficile sul fronte dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Nella consueta diretta Facebook del venerdì, Vincenzo De Luca ha fatto il punto sulla “salute” del sistema ospedaliero e sul fronte vaccini, che ancora non decolla del tutto.

Campania, le parole di Vincenzo De Luca oggi 12 marzo 2021

Al momento il sistema sanitario campano sta reggendo, ma la pressione aumenta ogni giorno:

L’Italia è entrata in pieno nella terza ondata e ci avviamo verso un paese tutto in zona rossa. Noi già ci siamo e riscontriamo un numero di positivi estremamente elevato con quasi 500 positivi sintomatici. Se nell’ambito di questi 500 solo un 10% richiede ricovero ospedaliero, vuol dire che ogni giorno dovremo liberare 50 posti in più. La situazione è seria anche se reggiamo ancora, ma è assolutamente necessario bloccare la crescita del contagio altrimenti nel giro di 10 giorni dovremo chiudere altri reparti. Questo è il problema quando si decide di chiudere l’Italia, lo si fa per evitare la saturazione delle terapie intensive e impedire che non ci siano più posti letto“.

I comportamenti avuti in questi ultimi mesi ci hanno portato in questa situazione molto complicata, c’è bisogno di un’inversione di tendenza:

I nostri comportamenti devono tornare ad essere quelli di febbraio-marzo 2020. Si sta in casa a meno che non sia indispensabile uscire per lavoro o per questioni sanitarie. Non è ancora chiaro a molti cittadini che siamo in guerra. Quando ci sono 25.000 positivi e 4-500 morti vuol dire che siamo in guerra. Ormai in quasi ogni condominio c’è un concittadino che muore. Dovremo convincerci che non siamo in ordinaria amministrazione e purtroppo non tutti lo hanno capito sia tra i cittadini che tra i livelli istituzionali che si muovono con indifferenza“.

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La Campania resta una delle prime regioni nella somministrazione dei vaccini, ma questi continuano a scarseggiare:

“C’è una sola priorità: personale socio sanitario, residente sanitarie assistite, ultra ottantenni e fasce deboli. Solo le fasce deboli arriviamo ad un milione di persone. Poi il Governo ci ha indicato il mondo della scuola e le Forze dell’Ordine. Per le prime categorie che ho citato viene utilizzato il vaccino Pfizer e Moderna, per le altre il vaccino AstraZeneca. Credo che dalla prossima settimana cominceremo anche con le persone fragili, ma il problema è sempre lo stesso, le forniture di Pfizer continuano a scarseggiare“.

Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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