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Elezioni, cosa succede se non si vota? Ecco cosa prevede la legge italiana

Diritto di voto e regole in Italia: cosa prevede la legge per chi non si reca alle urne per tre volte consecutive, e cosa succede alla tessera elettorale

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Elezioni voto referendum

Ogni volta che si avvicina una tornata elettorale — che sia per le elezioni politiche, europee, amministrative o per un referendum — molti cittadini si pongono domande sul proprio diritto/dovere di voto. Una delle domande più frequenti è proprio questa: cosa succede se non si vota per 3 volte? Cerchiamo di fare chiarezza in modo semplice e completo.

Il diritto di voto in Italia

Il voto in Italia è un diritto sancito dalla Costituzione (articolo 48), nonché un “dovere civico”. Ciò significa che votare è fortemente raccomandato come segno di partecipazione alla vita democratica, ma non è obbligatorio in senso stretto.

A differenza di alcuni Paesi in cui votare è obbligatorio per legge (come il Belgio o il Lussemburgo), in Italia chi non si reca alle urne non incorre in alcuna sanzione penale o amministrativa.

Cosa succede se non si vota per 3 volte consecutive?

Se un cittadino decide di non votare per tre tornate elettorali consecutive (o anche più), non succede nulla di rilevante dal punto di vista legale.

In particolare:

– Non si perde il diritto di voto.
– Non si ricevono multe o sanzioni.
– Non si viene esclusi dalle liste elettorali.
– Non si subiscono penalizzazioni su altri diritti civili.

Esistevano sanzioni in passato?

Fino agli anni ’90 esisteva in Italia una forma di annotazione per i cittadini che non votavano senza giustificato motivo. Tale annotazione poteva limitare, ad esempio, la possibilità di essere nominati in cariche pubbliche.

Questa pratica, però, è stata abolita: oggi non è più prevista alcuna conseguenza formale per chi non partecipa alle votazioni.

E per la tessera elettorale?

Un aspetto pratico che può interessare chi non vota da tempo riguarda la tessera elettorale. Ogni volta che si vota, la tessera viene timbrata. Se un cittadino non vota, naturalmente la tessera rimane valida e senza timbri aggiunti.

Non c’è alcuna scadenza automatica della tessera legata al numero di elezioni a cui si è partecipato o meno. L’unica eccezione è se la tessera si deteriora, viene smarrita oppure si esauriscono gli spazi per i timbri: in tal caso, si può richiedere una nuova tessera presso l’ufficio elettorale del proprio comune.

Un discorso a parte: i referendum e il quorum

Non votare, però, ha un effetto politico e pratico soprattutto in occasione dei referendum abrogativi, come quello dell’8 e 9 giugno 2025.
Perché un referendum sia valido è necessario il raggiungimento del quorum: deve votare almeno il 50% + 1 degli aventi diritto.

Chi non va a votare contribuisce di fatto a far fallire il quorum. È una scelta legittima, ma che influisce sull’esito complessivo della consultazione.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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