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Cinema

Oscar 2019, BlacKkKlansman di Spike Lee: la recensione

Scritto e diretto da Spike Lee, uno dei film più originali sul tema di razzismo che riprende le vicende del Ku Kux Klan.

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BlacKkKlansman
Fonte: Cinematografo

In vista della 91° Cerimonia degli Accademy Awards, in programma il 25 febbraio 2019, il film BlacKkKlansman è film più “indipendente” ma allo stesso tempo il più graffiante sull’emancipazione e il razzismo.

Torna il Black Humor tra le grazie dell’Oscar

Un film fortemente scorretto all’interno di una storia politicamente scorretta. Ron Stallworth è il primo detective afroamericano di Colorado Springs, siamo negli anni ’70. L’ex poliziotto vi scriverà proprio un libro, intitolato Black Klansman, dal quale Spike Lee ne adatta e dirige un film candidato ai prossimi premi Oscar.

La storia si incentra sulle indagini dell’intelligence di Colorado Springs nei confronti dell’organizzazione Ku Kux Klan, noto ai più con l’acronimo KKK. Una confraternita di enorme rilevanza politica e mentale nell’America di quasi mezzo secolo fa, che riuscirà grazie a una pellicola graffiante, a farci riflettere sugli argomenti attuali. Polizia arrogante e violenta, posizioni politiche che disintegrano integrazione e costruiscono barriere, povere vittime etichettate dalla società o sul posto di lavoro dal semplice colore della pelle.

BlacKkKlansman racconta della lunga battaglia tra il bianco e il nero. Perché il film riesce bene a non farci dimenticare che il razzismo è in quanto tale quando si discrimina qualcuno dal colore della pelle, non necessariamente nei confronti di neri o afroamericani.

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Ma lo riesce a fare senza scadere in perbenismi, bensì con un linguaggio tagliente e un black humor lodevole.

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Il bianco e il nero si mixano col giallo, attraverso un caso che non aspetta altro di prove concrete per mandare dietro le sbarre i gruppi discriminatori. Non mancano i momenti comedy come neppure quelli fortemente drammatici. Ma ciò che rende BlacKkKlansman uno dei migliori film dell’anno è dato dai dialoghi, ben contestualizzati e spesso divertenti “quando si deve parlare da neri o quando si deve parlare da bianchi”.

BlackKlansman: candidato a 6 categorie, 2 per Spike Lee

BlackKlansman è candidato a ben 6 categorie per la 91° Cerimonia degli Oscar. È un grande traguardo trovare questo film tra le migliori pellicole, in quella che è la statuetta più ambita. La sua vittoria resta comunque una delle più improbabili.

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Spike Lee ha i meriti di aver portato la pellicola agli Oscar per Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura non Originale. Le riprese infatti riescono a farci immergere in un’America vecchia nell’aspetto ma attuale nello stile, i dialoghi riescono a coinvolgere lo spettatore grazie a un adattamento molto fedele dal libro dal quale è tratto il film. Per il miglior adattamento pensiamo proprio che BlackKlansman sia il favorito per la vittoria finale.

Adam Driver, che interpreta il co-protagonista detective Flip Zimmerman, è candidato come Miglior Attore non Protagonista, ma anche in questo caso la vittoria resta piuttosto utopica.

Qualche speranza in più per la colonna sonora che accompagna bene il cammino della pellicola, ma altresì il montaggio potrebbe rappresentare una vittoria a sorpresa, a discapito di altri grandi film di cui vi parleremo nei prossimi giorni.

BlackKlansman non è sicuramente un film perfetto, così come perfetto non è il mondo che rappresenta. Così come perfetto non è certamente quello che abbiamo attualmente. Proprio nel suo essere vero risiede il più grande tesoro del film di Spike Lee, una storia dal forte impatto culturale nell’America del Colorado e non solo, immagine di lotte e razzismo attuali ancora oggi e sulle quali dovremmo riflettere grazie a questi film come BlackKlansman.

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Nato a Belvedere Marittimo (CS) il 06/05/1994. Da sempre appassionato di scrittura e giornalismo. Scrive su quelle che sono le sue più grandi passioni: sport, media, Tv e soprattutto cinema. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Salerno e attualmente studente della laurea specialistica Corporate Communication & Media.

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