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Formula 1, arriva il Var dalla stagione 2022: la Virtual Race Control Room per decidere

Continua il Mondiale della rivoluzione, con l’introduzione di una tecnologia per certi versi eclatante

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Formula Uno Verstappen Hamilton

Dalla stagione 2022 della Formula 1 c’è anche la tecnologia a decidere in caso di decisioni dubbie. Il ROC, anche definito Mega Var, servirà per chiarire situazioni in cui non si riuscirà a prendere delle decisioni. Vediamo insieme che cos’è questo strumento e come funziona.

La tecnologia al servizio del Mondiale della rivoluzione

Continua il Mondiale della rivoluzione – questo l’appellativo di tanti addetti ai lavori – nella Formula 1 2022. Quasi eclatante, diremmo, il ricorso alla tecnologia da parte della FIA per questa stagione automobilistica. Si tratta del ROC, acronimo di Remote Operations Centre, ed è, a tutti gli effetti, la Var della Formula 1. Uno strumento per aiutare la direzione di corsa e il collegio dei commissari nel prendere delle decisioni.

Sebbene il principio sia pressoché uguale a quello del calcio, il ROC funziona in maniera differente. È infatti fisicamente negli uffici della Fia di Ginevra, ed è in costante collegamento tramite una linea dedicata con la direzione di gara qui nel circuito. Il Mega Var, altro nome che viene dato al ROC, accede in ogni gara a riprese tv, telecamere onboard, microcamere sul casco dei piloti, telecamere in pit lane, e persino filmati amatoriali girati dal pubblico, per un totale di circa 140 fonti di immagini e canali audio.

Roc in Formula 1, la risposta a casi come quello dell’ultimo GP 2021

Uno degli episodi che maggiormente ci rimandano a un possibile utilizzo del ROC in Formula 1 nel passato è senza dubbio l’ultimo Gran Premio del 2021, quello in cui Max Verstappen si è laureato campione del mondo ai danni di Lewis Hamilton. La gestione della safety car costò il posto a un dipendente della Federazione, Michael Masi, che “sbagliò, seppur in buona fede”. Il turbolento finale della scorsa stagione indusse dunque a una riflessione circa l’apertura alla tecnologia, in uno sport così veloce e pieno di sorprese come questo.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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