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Cronaca

USA, la lista completa delle nuove tariffe annunciate da Trump contro oltre 180 Paesi

Il pacchetto tariffario più ampio degli ultimi decenni: in questa guida, la lista completa dei piani tariffari annunciati dal presidente a stelle e strisce

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Donald Trump

Il presidente Donald Trump ha svelato il nuovo piano tariffario più esteso degli ultimi decenni. Con un annuncio ufficiale dalla Casa Bianca, Trump ha pubblicato la lista completa dei dazi USA applicati a oltre 180 Paesi, con l’obiettivo dichiarato di ristabilire un equilibrio nelle relazioni commerciali internazionali.

La misura – che prevede dazi fino al 54% – rientra nella strategia economica “America First”, e introduce tariffe doganali personalizzate in base alla pressione tariffaria subita dagli Stati Uniti. Tutti i Paesi non inclusi nell’elenco dettagliato saranno soggetti a una tariffa base del 10% su qualsiasi prodotto importato negli USA.

Cosa prevede il nuovo piano tariffario di Trump

Nel corso della conferenza stampa nel Giardino delle Rose, Trump ha parlato di “tariffe reciproche scontate” – dazi più contenuti rispetto a quelli imposti agli USA, ma comunque significativi. L’intenzione è quella di reagire a pratiche considerate “sleali”, come barriere non tariffarie e manipolazioni valutarie.

Tra i dazi più alti imposti dagli Stati Uniti:

  • Cambogia: 49%
  • Vietnam: 46%
  • Sri Lanka e Myanmar: 44%
  • Laos: 48%
  • Madagascar: 47%
  • Cina: 54% (sommando ai dazi precedenti un ulteriore 34%)

Lista completa dei dazi USA: colpiti oltre 180 Paesi

La nuova politica commerciale degli Stati Uniti colpisce una vasta gamma di economie. Tra i Paesi industrializzati e partner storici:

  • Unione Europea: 20%
  • Giappone: 24%
  • Corea del Sud: 25%
  • Regno Unito, Australia, Canada: 10%

Molti Paesi in via di sviluppo sono soggetti a dazi compresi tra il 20% e il 50%, con casi emblematici come:

  • Pakistan: 29%
  • Bangladesh: 37%
  • Botswana: 37%
  • Mauritius: 40%
  • Isole Falkland: 41%
  • Siria: 41%

La lista completa dei dazi USA rappresenta un cambiamento drastico rispetto alle politiche commerciali multilaterali adottate negli ultimi decenni.

Perché i dazi USA sono tornati centrali nella politica economica

Il ritorno dei dazi rientra in una strategia più ampia volta a riequilibrare la bilancia commerciale americana. L’amministrazione Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti sono stati “penalizzati” per decenni da tariffe elevate imposte da altri Paesi e da un sistema commerciale che favoriva l’estero.

Tra le misure precedenti già in vigore:

  • 25% su acciaio e alluminio
  • 25% su automobili
  • Tariffe su prodotti cinesi
  • Dazi sui Paesi non coperti dal trattato USMCA

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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