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Calcio

Algoritmo Serie A, come funziona: come si calcola la classifica in caso di stop

Il meccanismo studiato dai vertici federali sembra decisamente complicato, ma i sei fattori potrebbero essere desumibili con un po’ di impegno. A patto che si giochino almeno tre turni di campionato

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La Serie A è ormai pronta a ripartire. Dopo numerose discussioni, condite da più di una polemica, il pallone sta per riprendere a rotolare sui campi della massima serie. Tuttavia, con l’epidemia da Covid-19 ancora presente, seppur in maniera attenuata, un interrogativo rimane: cosa succede se si ferma il campionato, e non si riparte più? A tal proposito, il presidente federale Gabriele Gravina e i suoi hanno ideato un algoritmo per calcolare la classifica in caso di stop. Vediamo come funziona.

Come funziona l’algoritmo della Serie A, previsto in caso di stop al campionato?

Precisiamo innanzitutto in cosa consiste questo ormai arcinoto algoritmo. Si tratta di una formula, che, a leggerla, sembra decisamente complicata: Pt(x) + [(mpc t(x) x c t(z-x)) +(mpf t(x) x f t(z-x))]. Difficile comprendere molto da quella che non sembra altro che una sequenza di lettere. Dunque, ecco cosa significa ogni fattore.

  • Pt(x): i punti che la squadra ha nella attuale classifica;
  • mpc t(x): la media punti casalinghi della squadra considerata. Viene calcolata da: punti fatti in casa diviso partite fatte in casa;
  • c t (z-x) è il numero di gare casalinghe che rimangono da disputare della squadra considerata;
  • mpf t(x) è la media punti in trasferta della squadra considerata. Viene calcolata da: punti fatti fuori casa diviso partite fatte fuori casa;
  • f t (z-x) è il numero di gare fuori casa che rimangono da disputare della squadra considerata

Algoritmo Serie A, la classifica: non è ancora possibile fare proiezioni

Potremmo fare un esempio calcolando il punteggio che verrebbe assegnato a una squadra di Serie A utilizzando l’algoritmo. Tuttavia, il vero problema è che, al momento attuale, non è ancora possibile fare delle proiezioni.

La bozza del documento FIGC spiega infatti che “l’applicazione dell’algoritmo è limitata ai soli tornei che fanno registrare un percorso di ripresa non inferiore a 3 (tre) turni di campionato”.

Dunque, per poter provare a fare una prima proiezione, bisognerà attendere almeno tre giornate. Una soluzione, questa, che diversi appassionati di calcio si augurano ovviamente di non vedere applicata.

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Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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