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Benevento, Dario Melillo racconta la filosofia dell’hitlerismo

Il coordinatore dell’officina ANPI tratta un tema davvero intrigante: “L’antidoto a Hitler è il liberalismo d’ispirazione marxista. Le leggi di Norimberga? Asservimento totale dell’individuo”

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Dario Melillo
foto: Mario Martino

Prosegue il ciclo di seminari organizzato curato dall’Officina di studi storico-politici “Maria Penna” dell’ A.N.P.I di Benevento. Presso il salone “Di Vittorio” della CGIL si è tenuto il sesto incontro all’insegna di una delicata questione storico-filosofica: la filosofia dell’hitlerismo.

Il tema è stato affrontato dal coordinatore dell’officina ANPI, il dottor Dario Melillo, che ha curato un intervento dal titolo: “Alcune riflessioni sulla filosofia dell’hitlerismo: quando l’etica non è a fondamento del diritto e della politica”.

Introdotto dalla docente Teresa Simeone, Melillo ha organizzato il proprio intervento intorno al saggio “Alcune riflessioni sulla filosofia dell’hitlerismo” del filosofo Emmanuel Lévinas (1906-1995). L’opera (un saggio uscito nel 1934 sulla rivista “Esprit”) è un’analisi filosofica del fenomeno nazista, pubblicata all’indomani della conquista del potere da parte del partito di Hitler. All’interno del saggio, il pensatore di origini ebraico-lituane si sofferma con profondità e lucidità di pensiero sul “risveglio di sentimenti elementari” che ha caratterizzato il successo politico nazista.

Benevento, Melillo: “Antidoto all’hitlerismo? Il liberalismo d’ispirazione marxista”

Nel saggio Lévinas attacca la filosofia per la mancata presa di posizione in un cruciale bivio storico. In particolare le critiche sono rivolte a Martin Heidegger, colpevole, secondo Lévinas, di aver contribuito alla crisi della tradizione idealistico-liberale e quindi alla fortuna dell’ideologia nazista” spiega Melillo.

Dopo le critiche, la ricerca della soluzione. Quale può essere – sembra chiedersi Lèvinas – il rimedio ideologico all’hitlerismo? “L’unico antidoto – chiarisce Melillo – è il liberalismo d’ispirazione marxista. Tuttavia, una volta che la tensione caritatevole del comunismo diviene Stato e poi terrore, con l’epoca stalinista, il marxismo viene ribaltato e mostra all’uomo la sua faccia feroce. Il rovesciamento del comunismo in stalinismo ha causato una crisi spirituale profonda nella massa.”

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Insomma, anche il liberismo (unico antidoto alla deriva nazista), nella sua attuazione comunista era stato annullato. Il nazismo può, a questo punto, lavorare su un terreno ideologico più fertile di prima, fatto di disillusione, paura e bisogno di identità.

Benevento, Melillo spiega le leggi di Norimberga: “Asservimento totale dell’individuo”

A segnare il passaggio dalla concettualizzazione filosofica all’attuazione istituzionale dell’hitlerismo sono state le leggi di Norimberga del 1935. Lo statuto promulgato da Hitler poneva, infatti, le basi per lo sterminio degli ebrei e consacrava la superiorità della razza ariana. Da ideologia, l’hitlerismo diviene diritto e politica. “Dal punto di vista tecnico, la legge tedesca di allontana dai principi del diritto romano ed avvia una rivoluzione atta all’asservimento totale dell’individuo” precisa Melillo che poi aggiunge: “Alla base del nuovo Stato creato da Hitler non c’era nessun modello etico ma solo disumanità”.

Indispensabile, dunque, un fondamento etico per la vita politica di un Paese democratico. Eppure, guardando alla contemporaneità, i fatti di Bardonecchia, i nuovi fermenti fascisti in Italia, in Europa e nel mondo, sono spie chiare: l’eticità di un Paese non è una cosa ovvia, non è mai data una volta per sempre e va difesa quotidianamente. Infatti, Melillo conclude affermando: “Sebbene l’antifascismo venga spesso attaccato e l’ANPI ritenuto inutile, io credo che sia necessario vigilare, giorno per giorno, affinché siano sempre mantenute la libertà, l’eticità, l’uguaglianza e la giustizia”.

Classe 1995. Laureato in Lettere Moderne e attualmente iscritto alla laurea magistrale binazionale italo-tedesca "LIDIT" (Linguistica e Didattica dell'Italiano nel contesto Internazionale). Giornalista di Cronache del Sannio, addetto stampa e responsabile cultura di ASC Confcommercio. Collabora con Teatri e Culture, Derivati Sanniti e PalcoscenicoCampania. Allievo dei corsi di Canto e Recitazione dell'Accademia di Santa Sofia e membro dell'Associazione Giovanile Thesaurus.

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