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Attualità

Giornata Mondiale Spreco Alimentare 2020: il 29 settembre è il giorno della consapevolezza

Il sistema capitalistico ha rivelato le sue falle: decenni di consumismo sfrenato hanno portato delle conseguenze devastanti con sé. Ecco le attività previste dalla FAO

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Cibo Spreco Alimentare
foto: Steven Depolo

La FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) ha indetto per l’anno 2020 la prima Giornata Internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari. Dai momenti  più bui di quest’anno, attraversato da una pandemia globale della quale ancora non vediamo la fine, è nata una grande consapevolezza: il cambiamento climatico e ambientale si sta velocizzando a vista d’occhio e sarà presto irreversibile se non apportiamo grandi cambiamenti.

Il sistema capitalistico ha rivelato le sue falle in questi anni e, cosa ancora più grave, la sua indifferenza verso tematiche ambientali e umane importanti. Qualcuno perciò potrà dire che non serve a molto cambiare il proprio stile di vita o di alimentazione in un clima di generale indifferenza, ed è vero. Tuttavia, senza domanda non c’è risposta. Forse, in questo caso, il nostro compito è quello di creare la domanda, attraverso il raggiungimento di consapevolezze personali e collettive che possano non solo sensibilizzare sull’argomento ma anche spingerci a cambiare.

Decenni di consumismo sfrenato hanno portato delle conseguenze devastanti con sé, e per il nostro pianeta e per gli esseri viventi che lo abitano, umani compresi. Con questa Giornata, la FAO intende combattere lo spreco alimentare che, a ben vedere, è fortemente legato all’ottica consumistica nella quale siamo cresciuti. Inoltre, lo spreco alimentare (unito al sovrappopolamento) richiede un continuo sfruttamento del nostro pianeta per cercare o produrre risorse necessarie a sfamare questa “fame” infinita dei paesi sviluppati.

Stando ai dati raccolti dalla FAO, oltre il 14% del cibo prodotto viene sprecato. Con esso, sperperiamo anche tutte le risorse (acqua, energia, lavoro) che sono state impiegate per produrre quel determinato prodotto.

Di seguito riportiamo le azioni concrete che la FAO propone di attuare:

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  1. Non c’è spazio per la perdita e lo spreco alimentari in questo tempo di crisi! Il COVID-19 è una chiamata a risvegliarsi e a ripensare il modo in cui produciamo, trattiamo e sprechiamo il nostro cibo.
  2. Ridurre le perdite e lo spreco di cibo fornisce un potente strumento per rinforzare il nostro sistema alimentare. Innovazione, tecnologie e infrastrutture sono fondamentali per aumentare l’efficienza del sistema di produzione alimentare.
  3. Gli interventi pubblici dovrebbero cercare di facilitare investimenti per la riduzione dello spreco alimentare da parte di investitori privati, specialmente in questo periodo critico.
  4. Modelli innovativi di business con la partecipazione del settore privato devono essere formati e nuovi approcci sono necessari per fermare lo spreco.

Nata a Nocera Inferiore il 3 dicembre 2000, è giornalista praticante presso ZetaNews. Diplomata al Liceo Classico "Marco Galdi" nel 2019, dallo stesso anno è studentessa di Lettere Classiche presso l’Università degli studi di Salerno. Appassionata di scrittura creativa, ha partecipato a diversi concorsi letterari: nel 2016 si è classificata terza al concorso “le parole sono ponti” e nel 2019 si è classificata seconda al Premio Badia di Cava De’ Tirreni. Ama i libri, l’arte e raccontare le ingiuste condizioni del patrimonio artistico della città in cui vive. “Figlia” del Pirandello giornalista, cerca di non fermarsi mai alla narrazione superficiale degli eventi. «E mentre il sociologo descrive la vita sociale qual essa risulta dalle osservazioni esterne, l’umorista armato del suo arguto intuito dimostra, rivela come le apparenze siano profondamente diverse dall’essere intimo della coscienza degli associati». (Pirandello, saggio sull’umorismo)

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