Cronaca
Auto elettriche, arrivano i nuovi incentivi del PNRR: i piani del Governo
L’esecutivo rilancia il piano di sostegno alla mobilità sostenibile: 597 milioni di euro per sostituire 39mila veicoli a combustione. Attesa per le date e i requisiti ufficiali

Il Governo ha ufficializzato l’arrivo di nuovi incentivi auto elettriche per il biennio 2025-2026, all’interno della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Durante la riunione della Cabina di regia del 19 maggio, è stato confermato lo stanziamento di 597 milioni di euro per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici e promuovere la rottamazione di auto inquinanti. L’obiettivo è ambizioso: 39.000 veicoli a combustione interna saranno sostituiti con auto elettriche entro il 30 giugno 2026.
Si tratta di una misura che intende rilanciare un mercato ancora in difficoltà e stimolare la diffusione dell’elettrico, oggi troppo marginale in Italia rispetto al resto d’Europa.
Incentivi auto elettriche 2025-2026: a chi spettano
Il nuovo piano, che interesserà entrambi gli anni, sarà destinato a un’ampia platea di beneficiari. In particolare, potranno accedere agli ecobonus 2025-2026:
- Persone fisiche con requisiti legati all’ISEE
- Piccole imprese che intendano sostituire mezzi da lavoro
- Operatori di car sharing e noleggio a lungo termine
Secondo le prime indiscrezioni, i contributi dovrebbero articolarsi come segue:
- 11.000 euro per chi ha un ISEE sotto i 30.000 euro
- 9.000 euro per chi ha un ISEE sotto i 40.000 euro
- Fino al 30% del valore del veicolo (massimo 20.000 euro) per le imprese
Tutti i dettagli operativi – inclusi i limiti di prezzo, le condizioni di rottamazione e il vincolo sulla classe ambientale – saranno definiti nei prossimi mesi, previa approvazione della Commissione europea.
Quando partiranno gli incentivi 2025-2026
Al momento non è ancora nota la data ufficiale di partenza degli incentivi auto elettriche 2025-2026. Tuttavia, l’approvazione da parte della Cabina di regia rappresenta un passo cruciale. Il piano dovrà ora passare al vaglio di Bruxelles per ottenere il via libera formale.
L’attesa potrebbe generare un effetto frenata sul mercato nel breve periodo, con molti automobilisti e imprese tentati dal rinviare gli acquisti in attesa dei nuovi sconti. Un rischio già verificatosi in passato e che sottolinea l’urgenza di definire tempi certi e modalità chiare.
Italia ancora indietro sull’elettrico
Nel primo quadrimestre del 2025, le auto elettriche hanno rappresentato appena il 5,2% delle immatricolazioni in Italia. Sebbene il dato sia in crescita rispetto al 2024, resta lontano dai livelli di Regno Unito (20,7%), Francia (18,2%) e Germania (17%).
Un quadro che rende evidenti le difficoltà strutturali del nostro Paese: infrastrutture di ricarica insufficienti, incentivi discontinui e scarsa comunicazione pubblica sui vantaggi dell’elettrico. L’auspicio è che il nuovo piano, se ben calibrato e continuativo, possa invertire questa tendenza e favorire l’acquisto di modelli oggi sempre più accessibili e i crossover dei marchi cinesi emergenti.
Serve una strategia stabile e duratura
L’annuncio degli incentivi auto elettriche 2025-2026 solleva anche la questione della stabilità delle politiche pubbliche. In Italia, i bonus auto degli ultimi anni sono stati spesso caratterizzati da fondi esauriti in poche ore, revisioni impreviste e criteri di accesso poco chiari.
Secondo Motus-E, associazione di riferimento del settore, la nuova misura rappresenta un segnale positivo. Ma per produrre effetti duraturi, serve una visione strutturale, con fondi certi, scadenze rispettate e regole semplici da comprendere e applicare.