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Cronaca

Scafati, i lavoratori ACSE in scadenza di contratto chiedono chiarezza al sindaco Salvati: la lettera

Il messaggio dai lavoratori dell’azienda verso il primo cittadino scafatese

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Scafati piazza Vittorio Veneto

Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta dai lavoratori interinali ACSE (Azienda Comunale Servizi Esterni) di Scafati, indirizzata al sindaco Cristoforo Salvati in merito alla scadenza del proprio rapporto di lavoro.

“Alla cortese attenzione del signor sindaco di Scafati dottor Cristoforo Salvati. Chiediamo chiarimenti e informazioni riguardo la “sorte” dei lavoratori in rapporto somministrato presso ACSE S.p.A., che in data 29/05/21 avranno la cessione del contratto. I lavoratori citati sono somministrati dal 25/10/19 ed hanno lavorato continuamente senza soste contrattuali per tutto questo periodo.

Chiediamo dunque come sia possibile che si stia scegliendo la strada della ricerca di nuovo personale somministrato che, comunque vada, non migliora né stabilizza la situazione del personale di ACSE S.p.A., visto che in questo periodo ci sono stati comunque pensionamenti e ne seguiranno comunque altri presumibilmente già in anno corrente.

È vero che per la stabilizzazione ci vuole un concorso pubblico, ma + anche vero che comunque il personale già presente somministrato è stato selezionato pubblicamente, e i lavoratori non hanno legami di parentela o altro con personale, dirigenti ACSE S.p.A., (cosa che poi, eventualmente l’iter delle assunzioni temporanee andrà avanti, ci si chiederà, e si farà di tutto purché vengano esaminate).

Chiediamo al sindaco quindi come mai visto il periodo di restrizioni economiche, perdita di lavoro ecc. a causa della pandemia si sia voluto percorrere subito la strada per una nuova selezione di personale somministrato invece che chiedere un parere o una deroga al Governo per poter stabilizzare i lavoratori, usufruendo così anche delle detrazioni fiscali per l’assunzione di under 35 per 4 anni e risparmiando sia sul vestiario, sia sulla “formazione” lavorativa poiché già sono capaci i presenti di poter svolgere le mansioni che il ruolo di operatore ecologico richiede.

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Quindi, ad un rapido calcolo, cercare di assumere i lavoratori somministrati già presenti non converrebbe, invece che cercarne periodicamente altri? Risparmiando qualche spicciolo, visto che il costo orario a base d’asta è di 18,53€ e la nuova agenzia interinale si è aggiudicata l’incarico con un ribasso del 5,828%.

Inoltre, la situazione ‘personale’ non verrebbe risolta, e si riproporrà sempre, mentre invece stabilizzando gli under 35 già presenti si sarebbe ottenuta la stabilizzazione delle persone con un lavoro dignitoso, un risparmio maggiore in termini economici visto gli incentivi statali per l’assunzione, un risparmio di tempo poiché non ci vorrà ulteriore tempo per la “formazione” del personale.

E, sfruttando questa occasione di incentivi statali, anche cercare di iniziare a dare continuità all’azienda ACSE S.p.A. in quanto avrebbe persone stabili e non magari sempre in meno, visto che comunque i pensionamenti ci sono e quindi la quota che si può andare a ricoprire si ridurrà sempre in meno persone poiché il numero di unità che si possono selezionare è dato in base al personale stabile conteggiato al 1° gennaio di ogni anno.

Inoltre facciamo notare che in questi due documenti approvati da ACSE in vari momenti ci sono comunque già differenze. A Voi la valutazione del caso e se questa situazione è stata gestita con la diligenza di un buon padre di famiglia. I lavoratori somministrati chiedono visto il periodo di pandemia e ulteriore perdita di posti di lavoro se ci sono quindi possibilità che questa situazione lavorativa il 29/05/21 non diventi altro precariato che debba incidere sulle casse pubbliche usufruendo di prestazioni al sostegno del reddito quando nel contesto in cui opera ACSE il lavoro c’è non manca ed è un lavoro che non si ferma mai, come dimostra il periodo di pandemia. Grazie. P.S. Il sindaco riuscirà a spiegare se ha provato prima questa soluzione per stabilizzare i lavoratori, risparmiare soldi dei contribuenti e dare forza lavoro all’azienda ACSE stabile e non precario?”.

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