Cronaca
Gaza, tregua ancora lontana: le trattative si arenano tra missili e evacuazioni
L’ONU sospende le operazioni umanitarie, mentre Israele e Hezbollah riprendono lo scontro. Al Cairo falliscono i negoziati per un cessate il fuoco duraturo
Il conflitto tra Israele e Hezbollah ha toccato nuovi livelli di allarme con uno scambio di missili che ha lasciato la regione sull’orlo di una guerra totale. La situazione, ora alla – pur sempre drammatica – consueta routine militare, vede il nord di Israele e il sud del Libano sotto un costante fuoco incrociato.
Gaza, l’ONU sospende le operazioni umanitarie per un nuovo ordine di evacuazione a Deir al-Balah
Le trattative per un cessate il fuoco a Gaza sono rimaste bloccate. Gli Stati Uniti hanno parlato di “passi avanti”, ma il bilancio diplomatico rimane incerto. Al Cairo, i negoziatori non sono riusciti a sbloccare le questioni centrali, come il controllo del valico di Rafah e del Corridoio Filadelfia, nodi cruciali che impediscono un accordo definitivo.
L’ONU ha sospeso le operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza a causa di un nuovo ordine di evacuazione israeliano a Deir al-Balah. Questa decisione sottolinea la gravità della situazione, con l’ONU che, per la prima volta dall’inizio della guerra, ha dichiarato l’impossibilità di continuare le sue attività umanitarie.
Sul fronte nord, Hezbollah ha temporaneamente cessato i lanci di razzi, ma le ostilità sono riprese rapidamente. L’IDF ha risposto con attacchi mirati, colpendo un esponente di Hamas a Sidone, in Libano. Le città del nord di Israele, evacuate e abbandonate, sono ormai spettrali, suscitando l’ira delle autorità locali contro il governo israeliano.
Guerra in Israele, il futuro dei negoziati appare incerto
I negoziati al Cairo, mediati dal Qatar, si sono concentrati su una tregua umanitaria che permetta la distribuzione di vaccini antipolio a Gaza, dove è stato registrato un caso per la prima volta in 25 anni. Tuttavia, il futuro delle trattative appare incerto, con Israele che resiste a una ritirata completa dalla Striscia di Gaza e Hamas che continua a insistere sulla piena attuazione del piano Biden.
La situazione in Medio Oriente rimane critica, con il rischio costante di un’escalation. Gli attori principali sembrano bloccati in uno stallo pericoloso, lasciando il destino della regione in sospeso.