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Cronaca

Covid, De Luca sulle nuove misure del governo: “Insufficienti. Subito obbligo vaccinale”

Secondo il presidente della Campania “è indispensabile decidere subito l’obbligatorietà della vaccinazione, o, comunque, un lockdown per i No-Vax lungo, serio e controllato”

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De Luca presidente Regione Campania
Foto: laStampa.it

Il dilagare dei casi legati alla variante Omicron desta particolare preoccupazione in tutta Italia. L’alto numero di contagi al Covid-19 costringe milioni di italiani alla quarantena, anche in assenza di sintomi. In virtù di questo, il governo ha varato una serie di misure che sono state aspramente criticate dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Sono tante le modifiche apportate che cambiano radicalmente l’approccio a questa nuova ondata di Coronavirus. Prevista anche l’eliminazione della quarantena per i vaccinati con tre dosi che hanno avuto un contatto con un positivo. Le variazioni sulle modalità di isolamento entreranno in vigore sin da subito, mentre le restanti saranno esecutive dal 10 gennaio 2022.

Covid, le dichiarazioni di Vincenzo De Luca oggi 30 dicembre 2021

Dura reazione da parte dell’inquilino di Palazzo Santa Lucia: “Al di là delle misure relative a tamponi e tempi di quarantena che prendono atto della realtà di fatto, le misure del Governo per l’emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti.
Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso, e contemporaneamente, di una confusione indescrivibile, ingestibile e incontrollabile.

In un comunicato affidato a canali istituzionali regionali, ha specificato che:

Dopo un analogo atteggiamento a fine novembre, anche oggi si decide di rendere esecutivi i provvedimenti fra 15 giorni. E’ proprio inevitabile questa irresponsabile perdita di tempo?

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Dal punto di vista della Campania – la regione a più alta densità abitativa e perciò a più alto rischio – non si riscontrano decisioni utili e ragionevoli per frenare il contagio, senza penalizzare né i vaccinati né l’economia. E’ indispensabile decidere subito l’obbligatorietà della vaccinazione, o, comunque, un lockdown per i No-Vax lungo, serio e controllato.

E’ vero che l’enorme crescita dei positivi non si traduce automaticamente in ricoveri ospedalieri. Ma c’è un punto limite oltre il quale la quantità di contagi può portare al collasso degli ospedali. Già registriamo questa tendenza, soprattutto perché il personale a disposizione è inferiore a quello di un anno fa. Ricordo, inoltre, che un anno fa, per fronteggiare l’emergenza si decisero chiusure drammatiche di reparti ordinari. E’ questa la prospettiva che dobbiamo scongiurare oggi“.

Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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