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Cucina, quali sono i segreti da conoscere per fare un buon sugo di pesce?

Una preparazione molto delicata, in cui entrano in gioco fattori come la scelta dei pesci, i loro tempi di cottura, la mantecatura della pasta

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Sugo di pesce

Il profumo del mare può racchiudersi in un piatto di pasta. Ma per riuscirci, bisogna conoscere i veri segreti per un buon sugo di pesce. Non si tratta solo di scegliere gli ingredienti giusti, ma di rispettare tempi, equilibri e accortezze che fanno la differenza tra un piatto discreto e un capolavoro culinario. In questo articolo, scopriremo tutti i passaggi fondamentali per realizzare un sugo di pesce perfetto, dalle basi alle varianti più raffinate, passando per i consigli degli chef e i trucchi della tradizione.

Perché il sugo di pesce è una preparazione così delicata?

Il sugo di pesce, anche detto ragù di mare, è una delle preparazioni più amate della cucina italiana. Ogni costa della penisola ha la sua versione, che può spaziare dal semplice sugo con vongole e pomodorini al più complesso guazzetto di pesce misto. La difficoltà sta tutta nella gestione dei sapori delicati del pesce, che non devono mai essere coperti, ma valorizzati.

La cottura deve essere rapida, il condimento equilibrato, e la qualità del pescato eccellente. Un solo errore – come un soffritto bruciato o un tempo di cottura eccessivo – può compromettere il risultato finale.

Quali sono i segreti per un buon sugo di pesce: come scegliere gli ingredienti

Pesce fresco o surgelato?

Per un sugo di pesce che si rispetti, il pesce fresco è sempre preferibile. Tuttavia, è possibile ottenere buoni risultati anche con prodotti surgelati di alta qualità, purché ben scongelati e asciugati.

Pesce intero o già pulito?

Meglio acquistare il pesce intero e sfilettarlo da sé. In questo modo si può utilizzare anche la testa e le lische per realizzare un brodo di pesce che darà corpo e sapore al sugo. Crostacei e molluschi devono essere vivi o appena pescati, puliti con cura sotto acqua corrente fredda.

Quali pesci scegliere per il sugo?

Dipende dalla ricetta. In generale, un buon sugo di pesce può essere realizzato con:

  • Crostacei: gamberi, scampi, mazzancolle, canocchie
  • Molluschi: vongole, cozze, calamari, seppie, polpi
  • Pesce bianco: merluzzo, gallinella, cernia, triglia
  • Pesci azzurri: alici, sarde (più intensi, da usare con equilibrio)

Quali sono i segreti per un buon sugo di pesce: la base

Il soffritto per il sugo di pesce non deve mai essere troppo ricco. L’eccesso di cipolla o aglio può rovinare l’equilibrio del piatto. Ecco alcune regole d’oro:

  • Olio extravergine di oliva di qualità: abbondante ma non eccessivo
  • Aglio in camicia o tritato: da rimuovere dopo la doratura, o da lasciare per un gusto più intenso
  • Prezzemolo fresco tritato, da usare a crudo o a fine cottura
  • Peperoncino: opzionale, per un tocco piccante
  • Niente burro né panna: alterano il gusto del pesce

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Sugo di pesce bianco

Perfetto con crostacei e molluschi, dove si vuole esaltare la dolcezza del pescato. In questo caso, si sfuma con vino bianco secco e si può usare il fumetto di pesce per dare corpo al fondo di cottura.

Sugo di pesce rosso

Quando si utilizzano triglie, scorfani o gallinelle, l’aggiunta di pomodorini freschi o pelati di qualità arricchisce il piatto e dona un profumo irresistibile. Il segreto? Non esagerare con la quantità e non stracuocere il pomodoro.

Quali sono i segreti per un buon sugo di pesce: il brodo e i tempi

Il fumetto di pesce è un brodo leggero preparato con scarti di pesce, odori (sedano, cipolla, carota) e acqua. Bastano 30-40 minuti di cottura per ottenere un liquido aromatico che renderà il sugo profumato e saporito, senza l’aggiunta di sale. Mai usare dadi industriali: alterano il sapore delicato del pesce.

Uno degli errori più comuni è cuocere tutto insieme. Ogni pesce ha un suo tempo ideale:

  • Crostacei: 3-5 minuti, altrimenti diventano gommosi
  • Molluschi: vanno fatti aprire a parte e poi uniti al sugo
  • Pesce bianco: da aggiungere a metà cottura del sugo
  • Calamari e seppie: o cottura veloce (5 minuti) o lunga (oltre 30 minuti)
  • Polpo: meglio lessarlo a parte e poi aggiungerlo

Il trucco è cuocere separatamente gli ingredienti più delicati e unirli al sugo solo negli ultimi minuti.

Quali sono i segreti per un buon sugo di pesce: la pasta

Una volta scolata, la pasta va saltata nel sugo per almeno un minuto, a fiamma vivace. Questo permette alla pasta di assorbire il condimento e rilasciare l’amido, che rende il tutto più cremoso. Consiglio da chef: aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta durante la mantecatura per legare meglio il sugo.

Dipende dalla ricetta, ma alcuni formati si sposano particolarmente bene con il condimento di mare:

  • Spaghetti e linguine: ideali per sughi con frutti di mare
  • Paccheri: perfetti con sugo di scorfano, rana pescatrice o seppie
  • Tagliolini freschi: ottimi per sugo bianco di gamberi
  • Fregola sarda: con brodetto di pesce misto
  • Trofie e gnocchetti: con sugo di pesce azzurro

Varianti regionali del sugo di pesce

Campania: linguine ai frutti di mare

Cozze, vongole, calamari e pomodorini del piennolo per un sugo leggero e saporito.

Sicilia: busiate con sugo di triglia e finocchietto

Un connubio di mare e profumi mediterranei. A volte si aggiunge anche un tocco di bottarga.

Puglia: sugo di seppie alla gallipolina

Concentrato di pomodoro, aglio e prezzemolo. Le seppie cuociono lentamente per un risultato tenero e intenso.

Toscana: sugo alla livornese

Triglie o cernia in umido con pomodoro, aglio, peperoncino e prezzemolo. Da servire con spaghetti o pane tostato.

Gli errori da evitare nella preparazione

  • Cuocere troppo il pesce
  • Usare troppo aglio o cipolla
  • Aggiungere formaggio (vietato con il pesce!)
  • Usare vino dolce al posto di un bianco secco
  • Saltare la fase di pulizia accurata dei molluschi

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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