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Conclave, come funziona l’elezione del nuovo Papa: tutto ciò che c’è da sapere

Come funziona realmente questo antico rito di elezione del nuovo Pontefice, seguito in tutto il mondo per via della sua grandissima importanza

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Piazza San Pietro Vaticano

Il Conclave rappresenta uno dei momenti più solenni e segreti della Chiesa cattolica, un evento che cattura l’attenzione di tutto il mondo. Con l’approssimarsi del Conclave 2025, cresce la curiosità su come funziona realmente questo antico rito di elezione del nuovo Pontefice. Esploriamo in dettaglio il significato del Conclave, le regole che lo governano e tutte le fasi previste dal processo di elezione.

Cos’è il Conclave

Il termine “Conclave” deriva dal latino “cum clave”, che significa “con chiave”, a sottolineare il fatto che i cardinali elettori vengono chiusi a chiave all’interno della Città del Vaticano fino a quando non avranno eletto il nuovo Papa. Questa pratica nasce nel XIII secolo come risposta ai lunghi ritardi nell’elezione dei Papi e ha assunto nel tempo una dimensione profondamente simbolica, di raccoglimento e discernimento spirituale.

Nel Conclave 2025, come in quelli precedenti, potranno partecipare tutti i cardinali che al momento dell’inizio delle operazioni non avranno ancora compiuto 80 anni. Si prevede che saranno poco più di un centinaio i cardinali aventi diritto al voto.

Dove si svolge il Conclave 2025

Il Conclave si terrà nella Cappella Sistina, uno dei luoghi più iconici e suggestivi del Vaticano. Prima dell’inizio delle votazioni, i cardinali si trasferiranno nella Domus Sanctae Marthae, la residenza predisposta per ospitarli durante il periodo di clausura. Il trasferimento avviene in un clima di assoluto silenzio e raccoglimento, senza contatti con l’esterno.

La Cappella Sistina viene sottoposta a severi controlli per garantire la totale riservatezza del Conclave. Vengono disattivate tutte le comunicazioni elettroniche e installati dispositivi che impediscono intercettazioni o trasmissioni di dati.

Chi partecipa al Conclave

A votare saranno esclusivamente i cardinali elettori, ossia quei membri del Collegio Cardinalizio che non hanno compiuto ottant’anni. Nonostante il diritto di voto sia riservato a un numero ristretto, l’intero collegio cardinalizio partecipa spiritualmente al momento dell’elezione, pregando e sostenendo i colleghi elettori.

Il Decano del Collegio Cardinalizio, o in sua assenza il Vice-Decano, svolge un ruolo importante nel coordinare le operazioni. Tuttavia, se è tra i cardinali più anziani, può essere esonerato dal diritto di voto, come previsto dalla costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis” emanata da Giovanni Paolo II.

Come funziona il voto nel Conclave 2025

Il Conclave 2025 seguirà un rituale rigoroso. Ogni giorno sono previste fino a quattro votazioni, due al mattino e due al pomeriggio. I cardinali ricevono delle schede sulle quali devono scrivere a mano il nome del candidato prescelto.

La votazione avviene in modo segreto: ogni cardinale si avvicina da solo all’altare sotto l’affresco del Giudizio Universale, depone la propria scheda in un’urna e pronuncia la formula di giuramento. Le schede vengono poi scrutinate pubblicamente all’interno del collegio: tre scrutatori designati leggono ad alta voce i nomi scritti.

Perché l’elezione sia valida, un candidato deve ottenere la maggioranza qualificata dei due terzi dei voti. Se non si raggiunge questo quorum dopo diverse votazioni, può essere prevista una modifica al regolamento che consenta l’elezione a maggioranza semplice, ma solo dopo numerose votazioni infruttuose, per evitare lo stallo del Conclave.

La fumata bianca e la fumata nera

Uno dei simboli più celebri del Conclave è la fumata. Dopo ogni sessione di votazione, le schede vengono bruciate in una stufa collegata a un camino visibile da Piazza San Pietro. Se l’elezione non ha avuto esito positivo, dalla canna fumaria si alza una fumata nera, ottenuta mescolando le schede bruciate con sostanze chimiche che producono il colore scuro. Quando, invece, il nuovo Papa è stato eletto, dal camino esce una fumata bianca, segnale per i fedeli e per il mondo intero che la Chiesa ha un nuovo Pastore.

Dopo la fumata bianca, il nuovo Papa viene invitato ad accettare l’elezione. Se acconsente, sceglie il nome pontificale con cui sarà conosciuto. Segue il celebre annuncio “Habemus Papam” dal balcone centrale della Basilica di San Pietro, con la prima benedizione del nuovo Pontefice.

Regole e segreti del Conclave 2025

Il Conclave è regolato da norme estremamente rigide. Ai cardinali è vietato ogni contatto con l’esterno, ogni forma di comunicazione elettronica e ogni discussione esterna sui lavori del Conclave. Ogni violazione della clausura o della segretezza comporta sanzioni severe, previste dal diritto canonico.

Inoltre, il Conclave è caratterizzato da una serie di riti suggestivi. Prima della clausura, durante la Messa “Pro eligendo Pontifice”, si invoca la guida dello Spirito Santo. Subito dopo, i cardinali pronunciano un solenne giuramento di segretezza e fedeltà alle regole.

Ogni decisione, ogni votazione, ogni movimento all’interno della Cappella Sistina è protetto dal massimo riserbo. La segretezza è ritenuta fondamentale per garantire la libertà e la coscienza dei cardinali nel compiere una scelta così importante.

Il significato spirituale del Conclave

Il Conclave 2025 non è solo una procedura elettorale. È un momento di intensa preghiera, di discernimento spirituale e di ascolto. I cardinali non si radunano come semplici elettori di un leader terreno, ma come servitori della missione universale della Chiesa, chiamati a scegliere colui che guiderà il Popolo di Dio nei tempi a venire.

Anche la comunità dei fedeli è chiamata a vivere il Conclave in spirito di preghiera e di attesa, sostenendo i cardinali nella ricerca di un successore degno di San Pietro, capace di affrontare le sfide del mondo contemporaneo.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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