Cronaca

Nocera Superiore, il poliambulatorio di Materdomini si farà: approvato il progetto

Lo stabile abbandonato sarà finalmente ristrutturato e acquisirà un ruolo importante per la città. Il sindaco Cuofano: “Un’idea che abbiamo richiesto ascoltando le istanze dei cittadini”

Pubblicato

3 anni fa

17 Dicembre 2020

Miriam Apicella

foto tratta dalla pagina Facebook di Giovanni Maria Cuofano

Con la Delibera n.1361 del 16 dicembre della Direzione dell’ASL ha approvato il progetto di realizzazione del Poliambulatorio di Materdomini nei locali dell’ex villa Mimosa, recentemente adibita ad area per lo svolgimento dei tamponi Covid-19.

La firma da parte dell’ASL ha dato il via alle procedure per acquisire i titoli abitativi e per i lavori pe la riqualificazione dell’intero stabile. 880mila euro sono stati stanziati per questa impresa.

Lo stabile abbandonato sarà finalmente ristrutturato e acquisirà un ruolo importante per la città. Il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, ha tenuto a sottolineare in un post su Facebook che “l’ipotesi della riconversione dell’ex Mimosa è un’idea che abbiamo richiesto ascoltando le istanze dei cittadini, degli operatori e dei dirigenti medici affinché una struttura abbandonata venisse riqualificata e riadattata alla sua funzione essenziale, ovvero servizi sanitari per i cittadini del nostro comprensorio”.

#UNABUONANOTIZIA
Abbiamo fatto un altro passo in avanti verso la realizzazione del Poliambulatorio di Materdomini nei…
Pubblicato da Giovanni Maria Cuofano su Giovedì 17 dicembre 2020
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Nata a Nocera Inferiore il 3 dicembre 2000, è giornalista praticante presso ZetaNews. Diplomata al Liceo Classico "Marco Galdi" nel 2019, dallo stesso anno è studentessa di Lettere Classiche presso l’Università degli studi di Salerno. Appassionata di scrittura creativa, ha partecipato a diversi concorsi letterari: nel 2016 si è classificata terza al concorso “le parole sono ponti” e nel 2019 si è classificata seconda al Premio Badia di Cava De’ Tirreni. Ama i libri, l’arte e raccontare le ingiuste condizioni del patrimonio artistico della città in cui vive. “Figlia” del Pirandello giornalista, cerca di non fermarsi mai alla narrazione superficiale degli eventi. «E mentre il sociologo descrive la vita sociale qual essa risulta dalle osservazioni esterne, l’umorista armato del suo arguto intuito dimostra, rivela come le apparenze siano profondamente diverse dall’essere intimo della coscienza degli associati». (Pirandello, saggio sull’umorismo)