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Salute

Come e perché cominciare un percorso psicologico

Lo psicologo non è uno sconosciuto qualunque, ma un professionista in grado di svolgere il proprio compito nel migliore dei modi grazie a una formazione ad hoc

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Depressione e psicologia

Perché andare dallo psicologo fa bene? La domanda non è di certo banale, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di intervistare la dottoressa Silvia Parisi, psicologa Torino, per avere risposte interessanti in merito.

Non tutti sono così propensi ad andare da uno psicologo.

È vero, per molte persone ciò può essere fonte di paura o di vergogna: ed è ovvio che di fronte alla paura di quello che non si conosce si è indotti a indietreggiare. Per quale motivo ci si dovrebbe sedere in una stanza per esporre a uno sconosciuto i propri dubbi, le proprie paure e i propri problemi più intimi? E ancora, perché un estraneo dovrebbe essere in grado di capire la personalità della persona che ha di fronte fino al punto da riuscire a farla stare meglio? Sono tutte domande legittime, ma solo chi si cimenta in un percorso psicologico sa che esistono delle risposte ben precise a questi interrogativi. Ecco perché vale la pena di andare oltre la paura iniziale per capire che essere ascoltati e sentirsi capiti è piacevole e, soprattutto, catartico. D’altro canto, lo psicologo non è uno sconosciuto qualunque, ma un professionista in grado di svolgere il proprio compito nel migliore dei modi grazie a una formazione ad hoc.

Che benefici si ottengono da un percorso psicologico?

Prima di tutto, si acquisisce una maggiore consapevolezza di sé, e quindi dei propri problemi e delle proprie emozioni. Questo permette di riuscire a cogliere il significato che sta alla base di ogni azione che si compie. Insomma, ogni dettaglio è fondamentale per acquisire una migliore conoscenza di sé, soprattutto in considerazione del fatto che troppe persone non si interrogano a sufficienza, vuoi per mancanza di voglia, vuoi semplicemente perché non hanno abbastanza tempo a disposizione per riflettere su quello che fanno e su come agiscono per cercare di superare un problema.

A che cosa serve, in sintesi, la terapia?

La terapia obbliga a fermarsi e a riflettere su di sé, così da poter diventare delle persone migliori. In termini pratici, si ha la possibilità di arrivare a conclusioni più centrate e più razionali. Così, ci si sente in pace con le persone da cui si è circondati perché si è consapevoli di sé stessi e delle tante sfaccettature del proprio carattere. Qualcuno potrebbe pensare di non avere niente da dire a uno psicologo, ma non è così. Per altro, è normale che all’inizio si possano manifestare delle resistenze nel caso in cui non si sia consapevoli del contesto. Conoscere una parte di sé consente di trovare alternative e soluzioni che conducono a un cambiamento.

Come si affrontano i problemi durante un percorso psicologico?

Il fatto è che molti di noi si ritrovano a condurre una vita frenetica, basata su ritmi troppo veloci. Ci si concentra poco sul proprio benessere perché si pensa ai soldi, alle relazioni, al lavoro o a qualsiasi altro aspetto che distrae da sé stessi. Ebbene, uno degli scopi della terapia è proprio quello di offrire il tempo necessario per studiare sé stessi e, quindi, migliorare. L’affiancamento di uno psicologo permette di analizzare una grande varietà di tematiche, ma anche sentimenti e pensieri, sia positivi che negativi. È un’occasione da cogliere al volo per entrare in contatto con strategie e tecniche grazie a cui è possibile rimediare a problemi costanti, così che anche le situazioni negative possano essere gestite in maniera più efficace.

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Vale la pena di credere nella terapia, allora.

Certo. Chi ha problemi di denti va da un dentista; chi ha male alla schiena da va un osteopata; e allora perché chi pensa di avere problemi a livello emotivo non dovrebbe rivolgersi a uno psicologo? Non bisogna pensare che le persone che vanno da uno psicologo siano fragili o deboli; al contrario, esse sono forti perché non fanno mistero delle proprie debolezze e non celano i problemi. Affrontano, quindi, situazioni anche complesse perché non hanno paura di apparire vulnerabili. Grazie a un percorso di psicologia si ha la possibilità di imparare tanto su sé stessi, e questo si traduce in un beneficio notevole soprattutto sul medio e lungo periodo, vista l’occasione di riuscire a manifestare le proprie emozioni.

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