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“Ninna nanna della guerra” di Trilussa recitata da Gigi Proietti (Video)

Il grande attore romano, scomparso nel 2020, recitò la poesia a Ballarò, programma allora in onda su Rai tre

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La guerra tra Ucraina e Russia ha reso di nuovo virale un video molto famoso di Gigi Proietti, in cui decanta una nota poesia. Si tratta di “Ninna nanna della guerra”, scritta dal poeta Trilussa, noto per le sue composizioni in dialetto romanesco. I versi sono stati pensati e scritti sulla Prima guerra mondiale e in questo periodo buio per il mondo sono ritornati, purtroppo, di attualità.

Rileggendola, a distanza di più di un secolo, è impossibile non notare quanto l’analisi di Trilussa sia ancora attuale. Perché l’arte sa attraversare il tempo e descrivere la realtà meglio di qualsiasi analisi.

Gigi Proietti recitò la “Ninna nanna della guerra” nel 2015 a Ballarò, programma allora in onda su Rai tre, ricordando il pensiero del poeta Trilussa sulla guerra, espressa in una poesia delicata ma “precisissima”. Il video ha commosso i tanti utenti che lo hanno condiviso sui social network con un pensiero a tutta la popolazione ucraina, che in queste ore vive nella paura tra bombardamenti e attacchi continui da parte dell’esercito russo.

Testo Ninna nanna della guerra di Trilussa

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna,
dormi dormi, cocco bello,
se no chiamo Farfarello,
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone
Gujermone e Cecco Peppe
che s’aregge co’ le zeppe:

co’ le zeppe de un impero
mezzo giallo e mezzo nero;
ninna nanna, pija sonno,
che se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno,
fra le spade e li fucili
de li popoli civili.

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Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che comanna,
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza,
o a vantaggio de una fede,
per un Dio che nun se vede,

ma che serve da riparo
ar sovrano macellaro;
che quer covo d’assassini
che c’insanguina la tera
sa benone che la guera
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finché dura ‘sto macello,
fa la ninna, che domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima,
boni amichi come prima;

so’ cuggini, e fra parenti
nun se fanno complimenti!
Torneranno più cordiali
li rapporti personali
e, riuniti infra de loro,
senza l’ombra de un rimorso,

ce faranno un ber discorso
su la pace e sur lavoro
pe’ quer popolo cojone
risparmiato dar cannone.

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Ninna nanna della guerra di Trilussa, scarica qui testo e significato in pdf

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