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Cyberbullismo, quante tipologie prevede e quali reati si possono configurare

Quali sono i reati che possono configurarsi, e come funziona se i comportamenti sono posti in essere da minori?

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Cyberbullismo reati
foto: Pixabay

Il cyberbullismo può manifestarsi sotto forme diverse, ma quali sono i reati che si possono configurare? E cosa prevede la legge quando gli autori di questi comportamenti sono soggetti minori?

Cyberbullismo, le tipologie: quanti tipi esistono

Il cyberbullismo può manifestarsi attraverso una molteplicità di condotte, una delle più diffuse è quella di pubblicare messaggi dal contenuto aggressivo, violento, volgare, denigratorio, in danno di un utente nel momento in cui questi esprime il suo pensiero pubblicamente, intervenendo su un social network, questo tipo di condotta è comunemente nota con il termine anglosassone “flaming”.

Viene definita “denigration”, la condotta consistente nella diffusione in via informatica o telematica di notizie, fotografie o video, veri o anche artefatti riguardanti comportamenti o situazioni imbarazzanti che coinvolgono la vittima.

Infine, altrettanto nota è la condotta definita “impersonation”, consistente nelle attività non autorizzate poste in essere da un soggetto il quale, dopo essersi in qualche modo procurato le credenziali di accesso ad uno o più account di servizi online in uso alla vittima, se ne serve per creare forme di imbarazzo (ad esempio attraverso l’invio di messaggi o la pubblicazione di contenuti inopportuni, facendo credere che gli stessi provengano dalla vittima).

Quali sono i reati che possono configurarsi in questi casi?

Inquadrate le condotte di cyberbullismo, occorre analizzare quali reati possono configurarsi in queste ipotesi. Molte possono essere le fattispecie di reati configurabili, tra questi l’invio di messaggi dal contenuto denigratorio potrebbe configurare un’ipotesi di diffamazione aggravata art. 595 cp, mentre se i messaggi assumono carattere molesto o minatorio, potrebbero ravvisarsi la molestia o disturbo della persona art. 660 cp. o il delitto di minaccia art. 612 cp.

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Nel caso in cui tali condotte si susseguano in maniera sistematica e determinino un pregiudizio alla serenità, potrebbe ritenersi integrato anche il più grave reato di atti persecutori art. 612-bis cp.

Nelle ipotesi in cui il bullo navighi sotto mentite spoglie sul web spacciandosi per un’altra persona al fine di far ricadere poi su quest’ultima eventuali conseguenze negative, potrebbe applicarsi il reato di sostituzione di persona art. 494 cp.

Cyberbullismo e reati: come funziona se i comportamenti sono posti in essere da minori?

Tutte le casistiche fin qui esaminate possano avere come soggetto attivo dell’azione criminosa un adulto, bisogna, tuttavia, constatare che spesso gli autori di queste condotte sono soggetti minori.

Il codice penale esclude all’art. 97, in via assoluta l’imputabilità dei minori di quattordici anni, mentre impone di valutare in concreto la capacità di intendere e volere del reo d’età compresa fra i quattordici e i diciotto anni, prevedendo comunque un trattamento sanzionatorio mitigato.

In ogni caso, l’applicazione di una pena nei confronti di un minore deve rappresentare sempre l’extrema ratio, avendo lo stesso legislatore inserito, nell’ambito del processo penale minorile, una serie di istituti finalizzati ad offrire possibili esiti alternativi del giudizio, nell’ottica di favorire quanto più possibile un percorso di rieducazione e reinserimento sociale del giovane.

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E quindi alla base di tutto dovrebbero esserci dei sistemi di prevenzione più che di recupero nonché una sensibilizzazione che deve partire dal basso, come può essere l’educazione genitoriale o scolastica.

Nato a Vico Equense il 26 Aprile 1990, è un giovane avvocato specializzato in diritto penale e tributario. Laureato in Giurisprudenza nel 2016 presso l’Università di Napoli Federico II, e nel 2019 in Management presso l’Università delle Camere di Commercio di Roma. Ambizioso, determinato, ed empatico nei rapporti umani, da sempre attivo nel campo del volontariato e della promozione sociale, schierato accanto dei più deboli per la tutela dei loro diritti. Inguaribile viaggiatore, amante dell’arte e del buon cibo italiano.

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