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Musica

Elisa canta “O forse sei tu” al Festival di Sanremo 2022

L’artista triestina porta un brano carico di emozione, che esalta una voce meravigliosa come poche altre

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Sanremo teatro Ariston

È sicuramente una delle candidate alla vittoria finale a Sanremo 2022, Elisa con la sua “O forse sei tu”. Un brano carico di emozione, dal significato profondo, dal testo emozionante e, soprattutto, cantato divinamente da una delle voci più belle della canzone italiana negli ultimi trent’anni.

Il significato della canzone presente nell’album “Ritorno al futuro”

Elisa porta “O forse sei tu” a Sanremo 2022. Il brano è stato scritto dalla stessa cantante con Davide Petrella e la produzione del marito Andrea Rigonat e presenta la partecipazione del maestro d’orchestra Will Medini. Originariamente scritto nel 2018, non è mai stato pubblicato fino al Festival, risultando pertanto inedito.

Il significato della canzone di Elisa ruota attorno alla ricerca del proprio sé, nonché alle persone che abbiamo attorno. “Sarò tra le luci di mille città”, canta l’artista triestina, in un brano che inneggia alla felicità e all’amore. Sarà abbastanza per vincere nella finale di Sanremo 2022?

O forse sei tu di Elisa, il testo integrale della canzone

Ecco il testo integrale della canzone “O forse sei tu” di Elisa.

Sarà che il tempo poi alla fine proprio non ci sfiora
o forse è solamente il cielo
Quando si colora un po’ di più
O forse sei tu
O forse sei tu
Ti capirei se non dicessi neanche una parola
Mi basterebbe un solo sguardo
Per immaginare il mare blu
E niente di più
E niente di più
E chiedimi tu come stai
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te

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Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farti un po’ ridere
E io sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Sempre
sarà che tra tutto il casino sembra primavera
Sarà che la vertigine non mi fa più paura
E guardo giù
O forse sei tu
O forse sei tu
E chiedimi tu come stai
Se ancora lo non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te

Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
una scusa per farti sorridere
Si che sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Mille volte
Ti ho cercato
Ti ho pensato
Un po’ più forte
Nella notte
Ancora
Mille volte
Quella musica risuona in ogni parte
Nella notte
Forse sei tu
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farmi un po’ ridere
Forse sei tu
Quell’istante che mi porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre
Sempre
Sempre
Quella stupida voglia di vivere

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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