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Cronaca

Green Pass al lavoro, tutte le regole da rispettare dal 15 ottobre

Dal prossimo venerdì il certificato verde sarà obbligatorio per tutti i lavoratori. Prevista una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro per chi ne è sprovvisto e accede al luogo di lavoro

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Green Pass
Foto: Canva.com

Dal 15 ottobre 2021 si apre una nuova fase della lotta all’epidemia da Covid-19 in Italia: il Green Pass sarà obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro. L’unico paese europeo ad adottare una misura così drastica nei confronti di tutti i lavoratori, sia del settore pubblico, privato e autonomo. Vediamo nel dettaglio tutte le regole da rispettare.

Green Pass obbligatorio al lavoro: le regole dal 15 ottobre 2021

Il decreto firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi ” interviene per fornire ai datori di lavoro pubblici e privati gli strumenti informatici che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni”. Il tutto sarà operativo a partire da venerdì 15 ottobre 2021.

Green Pass al lavoro, come comportarsi: la Faq del Governo

Ogni amministrazione o aziendaè autonoma nell’organizzare i controlli, nel rispetto delle normative sulla privacy. I datori di lavoro definiscono le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, dove possibile, che i controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro, e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento delle violazioni. È opportuno utilizzare modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all’ingresso“.

Per quanto riguarda le pubbliche amministrazionil’accertamento, che dovrà avvenire su base giornaliera, prioritariamente nella fascia antimeridiana della giornata lavorativa, potrà essere generalizzato o a campione, purché in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione che assicuri, nel tempo, il controllo su tutto il personale dipendente“.

Per gli autonomi e liberi professionistiche prestano il loro servizio in un’azienda e per questo devono accedere alle sedi vige l’obbligo del green pass. Questo vale per tutti coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nelle sedi dell’azienda sono soggetti al controllo“.

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Per effettuare i controlli, oltre all’app “VerificaC19” “saranno rese disponibili per i datori di lavoro, pubblici e privati, specifiche funzionalità che consentono una verifica quotidiana e automatizzata del possesso delle certificazioni. È possibile per il datore di lavoro verificare il possesso del green pass con anticipo rispetto al momento previsto per l’accesso in sede da parte del lavoratore: solo nei casi di specifiche esigenze organizzative, i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni relative al mancato possesso del green pass con il preavviso necessario al datore di lavoro.“.

Mentre gli individui che a causa di motivi di salute non può effettuare la vaccinazione anti-Coronavirus, “devono esibire un certificato contenente l’apposito QR code (in corso di predisposizione). Nel frattempo, il personale esente, previa trasmissione della relativa documentazione sanitaria al medico competente dell’amministrazione di appartenenza, non può essere soggetto ad alcun controllo”.

Green Pass al lavoro, con succede ai lavoratori che ne sono sprovvisti?

Il lavoratore, pubblico o privato, che non abbia il green pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro “è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del certificato Covid. Nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il 5° giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, e comunque per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabili per una sola volta“.

Inoltre, “una volta accertata la mancanza di green pass del lavoratore all’accesso al lavoro, il datore deve effettuare una segnalazione alla Prefettura per l’applicazione della sanzione amministrativa. Il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass è soggetto, con provvedimento del Prefetto, a una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro“.

Mentre per il datore di lavoro che non effettua le verifiche sul green pass “ sono previste per legge rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro”.

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Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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