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Cronaca

Covid Avellino, vaccinato il 90% del personale del “Moscati”

Grande soddisfazione per l’alta percentuale di operatori sanitari coperti nella prima fase di somministrazione del farmaco anti-coronavirus. Dalla prossima settimana al via le iniezioni della seconda dose

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Ospedale Moscati Avellino
foto: irpiniafocus.it

La campagna di vaccinazione anti-Covid ad Avellino e in Irpinia procede a passo sostenuto. Nelle ultime ore sono state completate tutte le iniezioni presso la Città Ospedaliera San Giuseppe Moscati del capoluogo, dove si è somministrato il farmaco al 90% del personale. Stesso discorso per le “Rsa” dove la prima fase della copertura vaccinale si è conclusa molto bene.

Intanto si sta cercando di rintracciare tutti coloro i quali non si sono presentati nei giorni prestabiliti per avere la propria dose del farmaco, così da poter coprire quasi la totalità del personale. Ad oggi sono 2028 le persone vaccinate: 1562 sanitari e 466 non sanitari (amministrativi e dipendenti di ditte esterne).

Covid Avellino, il direttore generale del “Moscati” Renato Pizzuti: “Grande soddisfazione”

Grande soddisfazione quella espressa dal direttore generale del “Moscati” Renato Pizzuti, che ha commentato così:

Le operazioni di vaccinazione si sono svolte in maniera impeccabile. E’ stata allestita in poco tempo una vera e propria catena di montaggio, a partire dalla Farmacia ospedaliera, dove sono state preparate le dosi da smistare negli 8 punti vaccinali predisposti in Azienda, fino al puntuale caricamento dei dati sulla piattaforma regionale da parte dei dipendenti amministrativi. Il personale impegnato nelle équipe vaccinali e nell’ambulatorio dedicato per la gestione di eventuali casi avversi ha lavorato ininterrottamente tutti i giorni. Ai  tanti coinvolti a vario titolo nella campagna vaccinale va il mio personale ringraziamento».

Adesso si parte con la somministrazione della seconda dose: “Tra domenica e lunedì riceveranno la seconda dose i cento operatori sanitari convocati in occasione del V-Day del 27 dicembre scorso. E’ il personale più esposto al contatto col virus perché è parte di quello impegnato nelle aree Covid. Quindi, secondo un calendario già definito che naturalmente tiene conto del lasso di tempo che deve trascorrere tra l’inoculazione della prima e della seconda dose, procederemo a concludere tutte le operazioni. E ad avere un ospedale sicuro“.

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Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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