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Social, Meta starebbe valutando l’introduzione di account a pagamento su Facebook e Instagram

Un movimento strategico che potrebbe essere una risposta alle crescenti pressioni e allo scrutinio delle autorità europee riguardo le pratiche di privacy e pubblicità dell’azienda

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Meta starebbe considerando l’idea di introdurre versioni a pagamento dei suoi servizi principali, Facebook e Instagram, per gli utenti nell’Unione Europea. Scopriamo insieme perché e quali vantaggi potrebbe portare agli utenti.

Facebook e Instagram a pagamento, cosa cambia per gli utenti?

Come riporta il New York Times, questo movimento strategico sembrerebbe essere una risposta alle crescenti pressioni e allo scrutinio delle autorità europee riguardo le pratiche di privacy e pubblicità dell’azienda.

Per gli abbonati che scegliessero questa nuova versione a pagamento, i vantaggi principali sarebbero l’assenza totale di pubblicità e, presumibilmente, una minore raccolta di dati per scopi pubblicitari. Questo fornirebbe un’alternativa a chi non desidera essere esposto a pubblicità mirate o a chi è particolarmente preoccupato per la propria privacy online.

Tuttavia, è essenziale notare che la versione gratuita, finanziata dalla pubblicità, di Facebook e Instagram non dovrebbe scomparire. Anche in questo caso, Meta continuerà a offrire questa opzione ai suoi utenti europei, permettendo loro di scegliere tra il servizio gratuito con pubblicità o la versione a pagamento senza annunci. Nonostante le rivelazioni, non è ancora chiaro quanto potrebbe costare agli utenti l’opzione a pagamento.

Una vera svolta nella strategia di Meta

Da quando è stata fondata, la principale fonte di reddito di Meta è sempre stata la pubblicità. Gli inserzionisti pagano somme considerevoli per raggiungere specifici segmenti della vasta base di utenti dei suoi servizi. Tuttavia, il cambiamento verso un modello di business a pagamento rappresenta un riconoscimento del fatto che il panorama regolamentare sta cambiando, in particolare nell’Unione europea.

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L’UE ha adottato norme sulla privacy sempre più severe, come il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che pone restrizioni su come le aziende possono raccogliere e utilizzare i dati degli utenti. Di fronte a tali regolamentazioni, le aziende come Meta devono adattarsi, offrendo prodotti che rispettino queste norme pur continuando a rimanere rilevanti e redditizie.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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