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Cronaca

Fininvest, quale futuro dopo Berlusconi? La delicata gestione dell’azienda e la proposta di Vivendi

Tra la gestione dell’eredità e i nomi in lizza per un’eventuale acquisizione, tra cui spicca quello del gruppo francese

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Silvio Berlusconi

L’ombra di Silvio Berlusconi aleggia ancora, inevitabilmente, sul futuro dell’impero Fininvest. I figli dell’ex Primo Ministro, eredi del gruppo, stanno mettendo a punto le strategie per il futuro, dalla loro villa di Arcore. Sotto la guida di Fedele Confalonieri e Gianni Letta, storici consiglieri del padre, affrontano la sfida di dare un nuovo corso all’operato del conglomerato, con particolare attenzione al settore televisivo e all’impegno politico in Forza Italia. Quale sarà il futuro di Fininvest dopo Berlusconi?

La gestione dell’eredità e il testamento di Silvio Berlusconi

La gestione dell’eredità sarà delicata. Una volta ereditate le quote di Fininvest, si porrà inevitabilmente la questione della possibile vendita del gruppo, nonostante Berlusconi abbia garantito un controllo “blindato” del patrimonio in mano alla famiglia.

Tra i nomi in lizza per un’eventuale acquisizione spicca quello del gruppo francese Vivendi, che potrebbe sfruttare l’opportunità per integrare le proprie televisioni con quelle di Mediaset, già presente in Italia, Spagna e con una partecipazione da azionista di maggioranza in Germania attraverso Prosieben. Nonostante la battaglia legale degli anni scorsi, Vivendi mantiene una posizione nell’azionariato di Mediaset con circa il 23% delle quote.

La possibile integrazione tra Mediaset e Vivendi è stata un’idea centrale nel piano di Berlusconi per il futuro delle sue aziende televisive. Ma dopo l’inaspettato fallimento degli accordi nel 2016, il rapporto tra i due colossi si è notevolmente raffreddato. Vivendi, attualmente, detiene le azioni Mediaset a un prezzo di carico di circa 1,3 euro e ha espresso l’intenzione di vendere solo quando i valori di Borsa raggiungeranno questi livelli.

Futuro di Fininvest dopo Berlusconi, al momento si esplorano le opzioni

Al momento, non sembrano esserci altri candidati per un’eventuale fusione con Fininvest. Tuttavia, è noto che Mediaset potrebbe considerare seri progetti di investimento, ad esempio la possibile acquisizione di rete Tim. Una mossa che potrebbe interessare particolarmente il gruppo di Berlusconi, soprattutto per la questione delle frequenze televisive.

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Nel frattempo, in attesa di sviluppi, il gruppo sta esplorando tutte le possibili opzioni. Ad Arcore, si valutano attentamente le possibili mosse, avendo a disposizione un fondo di circa un miliardo di euro da investire nel mercato, più quanto potrebbe provenire dalla valorizzazione della quota in Ei Towers.

La decisione definitiva sarà nelle mani di Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi. L’ingente eredità del padre li attende, così come l’enorme responsabilità di guidare l’impero finanziario nel futuro.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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