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Smart working e occhi: come prevenire o curare i fastidiosi sintomi causati dalla luce blu

L’affaticamento visivo digitale è causato da un uso indiscriminato di dispositivi elettronici muniti di schermo. Tra questi dispositivi sono presenti i telefoni cellulari, i computer, i televisori e i tablet

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Occhiali per la vista

Uffici e scuole sono ormai chiusi da più di 40 giorni per colpa dell’emergenza globale causata dal Coronavirus e per ciò il lavoro e lo studio da casa, paradossalmente è aumentato. Per non stoppare tutte le attività lavorative di uffici e il percorso di studi degli studenti si è fatto in modo che esso potesse continuare anche da casa.

Tutti ci siamo armati del nostro pc o del computer fisso e una discreta connessione ad internet per poter continuare a svolgere il nostro lavoro in modalità smart working. Per quanto tutto ciò possa essere produttivo e positivo sia per gli studenti che per i lavoratori, lo è un po’ di meno per la nostra vista.

I computer e tutti i device elettronici sono molto dannosi per la nostra vista. Più che i device di per sé lo è lo schermo e a sua volta la luce blu che da esso giunge ai nostri occhi.

Ma cos’è la luce blu? Quali danni provoca ai nostri occhi e alla nostra vista? Come prevenire o curare i suoi sintomi?

A tutte queste domande risponderemo lungo questo dettagliato articolo e siamo certi che alla fine tutti adotterete i nostri consigli affinché possiate continuare il vostro smart working in tutta sicurezza.

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Che cos’è la luce blu?

Molto brevemente la luce blu è appunto la luce che viene emessa da tutti i dispositivi LCD e LED come per esempio, smartphone, tablet e pc oltre che la TV e le lampadine a LED.

La luce blu ha una lunghezza d’onda molto corta perciò una frequenza ed energia maggiore alle altre tipologie di luci.

La luce blu è invisibile agli occhi ma non per questo non pericolosa. Se ci si espone a lungo a questa luce senza le precauzioni necessarie si inizieranno ad avere sintomi molto fastidiosi (occhi secchi e rossi, mal di testa) che possono sfociare in danni molto più gravi, diminuzione di melatonina (sbalzi del ritmo naturale sonno-veglia) e patologie oculari gravi.

Quali sono i danni provocati dalla luce blu?

Passiamo ora alla seconda domanda, forse quella più importante affinché si possa comprendere come proteggersi dalla luce blu. Sarà capitato parecchie volte che la sera, dopo una lunga giornata di studio o di lavoro passata davanti al pc, si inizi ad avvertire un forte mal di testa accompagnato da occhi stanchi, rossi e irritati.

Questi sintomi sono ovviamente molto fastidiosi e a lungo andare se non curati possono provocare grossi problemi alla vista. Sono però il campanellino di allarme che dovrebbe smuoverci a trovare la soluzione a tutti i nostri problemi.

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Ma vediamo meglio nel dettaglio quali sono i sintomi provocati dalla luce blu. Per semplificare il tutto li metteremo sotto forma di elenco.

  • Secchezza oculare
  • Affaticamento della vista
  • Stanchezza generale
  • Mal di testa
  • Dolore al collo
  • Vertigini
  • Nausea
  • Vista offuscata
  • Insonnia

Tutti questi sintomi posso presentarsi singolarmente o nel peggiore dei casi anche tutti insieme. A lungo andare quello che reca più danni al nostro stato psicologico è l’insonnia.

La luce blu, come detto anche prima, riduce i livelli di melatonina (l’ormone del sonno) e si sa che dormire male o non dormire il numero di ore necessario al nostro corpo si arriva ad avere problemi ben più gravi di fastidio agli occhi.

Tutti questi sintomi sono raggruppati con un unico termine: sindrome da visione al computer

Ma quindi, come prevenire o curare questi sintomi?

Cure e prevenzioni per la sindrome da visione al computer

State tranquilli, una soluzione a tutto ciò esiste. Il famoso detto- prevenire è meglio che curare– casca a pennello per la sindrome da visione al computer. Infatti la soluzione numero uno per evitare di avere tutti quei fastidiosi sintomi se non di peggio è la prevenzione.

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Con prevenzione in questo caso indichiamo l’utilizzo di occhiali con filtro luce blu. Gli occhiali da vista Nowave sono l’esempio lampante di come un paio di occhiali possano aiutare i vostri occhi a difendersi dalla luce blu.

Anche se non si hanno particolari problemi di vista si possono utilizzare degli occhiali neutri ma che abbiano delle particolari lenti, lenti con filtro luce blu. Ideali per schermare i vostri occhi e fungere da scudo protettivo dalla luce blu.

In seguito, un altro modo per prevenire la sindrome da visione al computer è quello di seguire la regola del 20-20-20.

Di cosa si tratta? Di un semplice esercizio da fare con gli occhi. Dopo 20 minuti di visione fissa su uno schermo, fissare per 20 secondi un punto molto lontano dallo schermo. Infine, sempre dopo 20 minuti di lavoro al pc, chiudere gli occhi per due secondi per un paio di volte.

In questo modo i vostri occhi si lubrificheranno ed eviterete di averli secchi, inoltre, lo abituerete a mettere a fuoco anche immagini lontane.

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Oltre a questi consigli di prevenzione ci sono ovviamente i consigli inerenti all’ambiente lavorativo.

Con lo smart working può risultare un po’ complicato ricreare a casa uno spazio di lavoro consono e ideale per svolgere le proprie attività, ma vi consigliamo in ogni caso di fare un piccolo sforzo e di ritagliarvi in casa uno spazio ben illuminato naturalmente, una scrivania o il tavolo della cucina va più che bene, una sedia comoda e una distanza minima fra gli occhi e lo schermo del pc.

Infine, se ormai la maggior parte dei sintomi si è già rivelata potete calmare i vostri occhi con qualche goccia di collirio, vanno bene anche quelli a base naturale, in casi più gravi dovete ricorrere a colliri a base di cortisoni e antibiotici. Per questi ultimi è necessario rivolgersi al proprio medico.

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