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Calcio

Mondiali 2022, partite infinite in Qatar: mai così tanti minuti di recupero

Il tempo di recupero concesso dagli arbitri nelle prime gare ha superato ogni primato. Ma cosa dice il regolamento?

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Bjorn Kuipers

Se c’è una cosa per cui Qatar 2022 è già entrato nella storia, questa è sicuramente la questione legata al tempo di gioco. In tantissime delle partite finora giocate ai Mondiali sono stati assegnati moltissimi minuti di recupero. Ma perché sette, dieci, tredici minuti addirittura? Cosa dice il regolamento del gioco del calcio? Esiste un tempo massimo? Proviamo a rispondere a tutte queste domande.

Le regole del gioco del calcio sul tempo aggiuntivo: cosa dice il regolamento

Il gioco del calcio, come tutti gli sport, è ovviamente soggetto a un regolamento. Ovviamente, in esso si parla anche della questione di cui si discute tanto nelle ultime ore, ovvero quella dei minuti di recupero. Il punto tre della regola numero 7 del gioco del calcio, chiamata “La durata della gara”, parla proprio della questione.

“Ciascun periodo di gioco deve essere prolungato dall’arbitro per recuperare tutto il tempo di gioco perduto per:

  • le sostituzioni
  • l’accertamento e/o l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori infortunati
  • le manovre tendenti a perdere tempo
  • i provvedimenti disciplinari
  • le interruzioni per ragioni mediche consentite dal regolamento della competizione, ad esempio per dissetarsi (che non devono superare un minuto) o per rinfrescarsi (“cooling break” da novanta secondi a tre minuti)
  • controlli e revisioni VAR
  • qualsiasi altra causa, compreso ogni significativo ritardo in occasione delle riprese di gioco (ad esempio, festeggiamenti per la segnatura di una rete)”.

Come potete notare, non esiste un tempo massimo che si può dare come ammontare di minuti di recupero. Dunque, questi recuperi maxi che sono stati concessi ai Mondiali 2022 non sono certo frutto di una stranezza del regolamento. E l’arbitro è obbligato a dare il recupero qualora vi sia necessità.

Leggiamo ancora il regolamento: “6. È a discrezione dell’arbitro decidere se recuperare o no il tempo perso per infortuni e/o per altre cause? No. L’arbitro deve recuperare il tempo perso alla fine di ciascun periodo di gioco. Tuttavia, la durata del tempo da recuperare è a discrezione dell’arbitro”.

Minuti di recupero ai Mondiali 2022: è record. Ma quanto tempo effettivo si gioca?

Intanto, Qatar 2022, come detto, ha fatto già segnare il record per i minuti di recupero in un Mondiale. Ma perché si sta giocando così tanto? Le indicazioni sembrano provenire proprio dalla Fifa, con il presidente Gianni Infantino che aveva anticipato: “In ogni partita c’è molto tempo perso. C’è bisogno di rivedere qualcosa perché gli spettatori pagano per vedere 90 minuti di calcio, mentre le gare durano 50 minuti. Non dico di arrivare a 100 minuti, ma senza dubbio il tempo di recupero che concede l’arbitro deve essere legato strettamente ai minuti persi durante la partita”.

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Ma quanto tempo effettivo si gioca? A occhio e croce, l’esperienza ci dice che, nonostante il cospicuo ammontare dei minuti di recupero, il tempo effettivamente recuperato non è certamente quello che, in teoria, viene stabilito.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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