Cavallo di Frisia, che cos’è l’ostacolo citato da De Luca: storia e significato

Il dibattito tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il suo omologo della Lombardia Attilio Fontana a “Porta a Porta” è stato senza dubbio tra i più seguiti del genere. Durante il dibattito, De Luca ha nominato i cavalli di Frisia, un ostacolo difensivo che è subito diventato la parola più cercata da tanti. Ma che cos’è un cavallo di Frisia, e qual è il significato di questa espressione e la storia che si cela dietro il suo utilizzo.

Che cos’è un cavallo di Frisia? Definizione e significato

Veniamo subito al punto. Il cavallo di Frisia nominato da De Luca è uno strumento che veniva utilizzato in tempi di guerra, o comunque per difendersi da eventuali assalti. Si tratta di un ostacolo che aveva lo scopo di fermare cariche di cavalleria, sebbene con il tempo questo sia stato usato anche per proteggersi dalla fanteria.

Un cavallo di Frisia è formato, come riporta la definizione di Treccani, da un “cavalletto di legno intorno al quale è avvolto e fisso del filo di ferro spinato”. Durante la seconda guerra mondiale è stato usato per chiudere i varchi dei reticolati e per sbarrare le strade e i passaggi.

Cavallo di Frisia De Luca, la storia di questo ostacolo nominato a “Porta a Porta”

Il nome cavallo di Frisia trova la sua origine etimologica nel riferimento alla regione dei Paesi Bassi della Frisia. Sembra, infatti, che questi dispositivi difensivi siano stati utilizzati per la prima volta proprio in questa parte dell’Europa. Successivamente, l’utilizzo di questi ostacoli si è diffuso in tutto il mondo.

Il riferimento di Vincenzo De Luca nella sua citazione “Noi dobbiamo avviarci verso la vita ordinaria ma usando la ragione e non dicendo banalità. Nessuno vuole mettere le barriere, i new jersey o i cavalli di Frisia da nessuna parte” è da intendere chiaramente come una dichiarazione volta a ‘rasserenare’ il presidente Fontana su un eventuale utilizzo di ostacoli difensivi di questo tipo, chiaramente in chiave ironica, come per dire che non è intenzionato a ergere muri ai confini della Campania.

Il riferimento è al dibattito degli ultimi giorni: lo scorso venerdì proprio De Luca affermò di essere “pronto a chiudere i confini della regione in caso di aperture sconsiderate di altre regioni”.